Recensione “Bande à Part” (1964)

Era il 2010 quando una giovane versione di me stesso vagava per Parigi di notte in quella breve parentesi di pochi mesi in cui la mia vita apparteneva a quella città. In un cineclub vicino alla Sorbona, la Filmotheque du Quartier Latin, proiettavano “Bande à part”, film del 1964 di Jean Luc Godard, reso celebre…

Recensione “I 400 colpi” (“Les 400 coups”, 1959)

Dalla critica cinematografica alla regia il passo è stato breve: François Truffaut, con questo capolavoro del 1959 conquista il Festival di Cannes e soprattutto rilancia un cinema francese nuovo, quello stesso cinema che auspicava pochi anni prima tra le righe dei “Cahiers du Cinema”, la rivista sulla quale scriveva insieme ai suoi colleghi critici e…

Posterabilia #1: Jules e Jim

Inauguriamo oggi  un nuovo spazio dedicato alle locandine e ai poster dei grandi classici del cinema. Apriamo questa nuova rubrica con uno dei film più amati dagli appassionati di cinema di tutto il mondo, “Jules e Jim” di François Truffaut, di cui molti cinefili probabilmente posseggono un poster appeso in camera (compreso chi scrive, e…

Recensione “Dark Horse” (“Voksne Mennesker”, 2005)

Presentato al Festival di Cannes (sezione Un Certain Regard) nel 2005, il secondo film di Dagur Kari è un racconto ironico e dolcemente naif realizzato interamente in bianco e nero (a parte un brevissimo bagliore a colori). Un po’ surreale, tenero, costantemente in bilico sull’altalena del romanticismo e della malinconia, senza dimenticare l’ingrediente fondamentale della…

Il critico cinematografico ieri, oggi, domani (parte 5 di 9)

CAHIERS DU CINEMA: LA CONSAPEVOLEZZA DEL CRITICO CINEMATOGRAFICO Nel secondo dopoguerra la Francia si dimostra ancora Paese principe per quanto riguarda la figura del critico cinematografico, confermato dal boom di riviste cinematografiche: solo nel 1946 nascono riviste come «Télé-Ciné», «Image et Son» e la seconda serie della «Revue du Cinéma», rigenerata dallo stesso Jean George…

Nouvelle Vague in concerto: un’onda francese su Villa Ada

Il Festival “Roma incontra il mondo”, giunto ormai alla sedicesima edizione, ieri sera si è ritrovato sommerso sotto l’ipnotica onda dei Nouvelle Vague, fenomeno francese in continua ascesa, che da anni propone cover di successi punk e new wave in versione bossanova. Nella cornice di Villa Ada, tra una timida luna e le luci riflesse…