Una Parigi notturna, cupa e ostile, uno strepitoso Vincent Macaigne, medico di notte solitario, malinconico ma determinato. Una regia che pedina costantemente il suo antieroe Mikaël, una sorta di cowboy urbano, tra i labirinti di una città popolata da personaggi cagionevoli, di salute o di sentimenti. Una delle belle sorprese della Selezione Ufficiale di Cannes…
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Recensione “Roubaix, Une Lumière” (2019)
Il cinema francese vanta una straordinaria tradizione con il genere poliziesco, a tal punto da dar vita ad un filone tutto suo, il cosidetto polar, che prende nome dalla crasi tra il poliziesco e il noir. Il nuovo film di Arnaud Desplechin comincia come noir – le luci della notte, il commissario solitario, la voce…
Recensione “The Lighthouse” (2019)
Una pellicola in 35mm, un eccellente direttore della fotografia, due attori totalmente in parte e un racconto incompiuto di Edgar Allan Poe: Robert Eggers, dopo aver esordito in maniera sbalorditiva con l’ottimo “The Witch”, (che gli valse la migliore regia al Sundance), trova la ricetta vincente per confermarsi uno degli autori più interessanti di questi…
Recensione “Noi” (“Us”, 2019)
“Funny Games” di Haneke incontra “Fear and Desire” di Kubrick: l’invasione domestica e nella vita quotidiana arriva proprio in un periodo storico in cui il lato oscuro di ognuno di noi emerge con più facilità, basti pensare alla deriva destrorsa e mostruosa che lentamente è uscita dalle fogne di un’Italia dove l’odio nei confronti del…
Recensione “Hereditary – Le Radici del Male” (“Hereditary”, 2018)
A fine gennaio, al termine del Sundance, avevamo segnalato alcuni dei titoli più interessanti presentati al celebre Festival. “Hereditary” è il primo (e speriamo non l’ultimo) film di quella lista ad arrivare sugli schermi italiani, con tutta la potenza dirompente di un genere cinematografico, l’horror, sempre difficile da trattare, vista la enorme mole di titoli…
Recensione “Il Sacrificio del Cervo Sacro” (“The Killing of a Sacred Deer”, 2017)
Era da tempo che non vedevo un film così disturbante e al tempo stesso ipnotico, affascinante. Recentemente solo “Madre!” era riuscito ad essere inquietante in egual misura, ma al film di Aronofsky mancava forse il fascino e l’eleganza di questo gioiello di Yorgos Lanthimos, premiato per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes dello scorso…
Recensione “Memorie di un assassino” (“Sar-in-ui chu-eok”, 2003)
Qualche giorno fa sulla pagina Facebook di Una Vita da Cinefilo avevo deciso di invertire i “ruoli” chiedendo a voi consigli su un film da vedere. Ne è uscita fuori una lista piena di titoli davvero interessanti (ho i lettori migliori del mondo, è ufficiale), tra questi c’era questo film coreano del 2003 firmato da…
Recensione “Omicidio al Cairo” (“The Nile Hilton Incident”, 2017)
Il regista svedese di origine egiziana Tarik Saleh prende spunto da un omicidio realmente avvenuto nel 2008, in cui era implicato un pezzo grosso del Parlamento locale, portandolo nel 2011, nella calda atmosfera che in seguito sfocerà nell’ormai storica “primavera araba”, come l’hanno ribattezzata i media. Un thriller che sa di polvere e tabacco, esotico…
Recensione “In Trance” (“Trance”, 2013)
Danny Boyle è senza dubbio uno dei registi più versatili e interessanti sulla scena mondiale. I suoi film da sempre mescolano il dinamismo delle scene ad un gusto quasi esagerato per la sperimentazione visiva. Dall’esordio con “Piccoli omicidi tra amici” al fortunatissimo “The Millionaire”, passando per il cult “Trainspotting”, il discusso “The Beach” o l’interessante…
Recensione “Bed time” (“Mientras duermes”, 2012)
In Spagna di certo sanno come far girare il pallone, lo dimostra il Barcellona e la nazionale di calcio iberica, ma al tempo stesso sanno anche come girare un thriller. La conferma arriva da uno dei registi più interessanti di questa “nueva ola” del cinema spagnolo, Jaume Balaguerò, che già con “Rec” aveva conquistato il…