Recensione “Django Unchained” (2012)

Quando la pellicola tende verso la conclusione, sulle indimenticabili note de “Lo chiamavano Trinità” di Franco Micalizzi, la sensazione è una sola: Quentin Tarantino ha fatto di nuovo centro. In quello che è il suo film più lungo (2 ore e 45 minuti), il regista più amato degli anni 2000 butta dentro tutto ciò che…