Premi Cèsar: “Uomini di Dio” è il miglior film francese dell’anno

A sorpresa, ma non troppo, è “Uomini di Dio” il miglior film francese dell’anno, capace di sbaragliare l’ottima concorrenza, rappresentata dal favorito “L’uomo nell’ombra”, oltre che da “Mammuth” e “Gainsbourg vie heroique”, tra gli altri, a dimostrazione dell’ottimo livello di qualità del cinema francese contemporaneo. Il film di Xavier Beauvois, accolto tra gli applausi al Festival di Cannes (anche se distribuito senza molta convinzione nelle sale italiane), è dunque il film protagonista della serata presentata da Jodie Foster: oltre al premio principale, “Uomini di Dio” si è aggiudicato anche il César per il miglior attore non protagonista (il sempre eccellente Michael Lonsdale) e per la migliore fotografia.

“L’uomo nell’ombra” si deve accontentare, per così dire, del César a Roman Polanski per la miglior regia, oltre al premio assegnato al miglior adattamento, il miglior montaggio e la migliore musica. Ma sono in molti ad aver sorriso questa sera: l’esordiente Joann Sfar si coccola il suo splendido biopic sul grande Serge Gainsbourg (“Gainsbourg vie heroique”), capace di accaparrarsi la statuina per la migliore opera prima, oltre al miglior sonoro, e soprattutto quella meritatissima per il miglior attore, il magnifico Eric Elmosnino, che nel film si è immerso perfettamente nei panni del grande cantautore francese. La migliore sceneggiatura è invece quella di “Le nom de gens” di Michel Leclerc, che ha visto premiare anche la sua Sarah Forestier come migliore attrice.

“L’Illusionista” è (ovviamente) il miglior film d’animazione, mentre “Logorama” bissa il successo degli Oscar aggiudicandosi anche il César come miglior cortometraggio. Quentin Tarantino ha ricevuto dalle mani dei “suoi” Christoph Waltz e Diane Kruger il César alla carriera, urlando alla folla in visibilio un indimenticabile «Vive le cinema!». A bocca asciutta il bellissimo “Mammuth”, così come “Il segreto dei suoi occhi”, “Inception” e “Bright Star”, che si sono visti soffiare il premio per il miglior film straniero da “The Social Network” di Fincher. In attesa dei Premi Oscar di domenica, la Francia ha premiato il suo cinema, probabilmente uno dei più interessanti e qualitativamente alti del panorama mondiale: ecco cosa succede quando la cultura è considerata una risorsa, e non uno spreco.

pubblicato su SupergaCinema


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