Recensione “Io Capitano” (2023)


Dal Senegal al Mali, quindi il deserto del Sahara, la Libia, infine Tripoli. E poi il Mediterraneo. Oltre 3000 chilometri di viaggio in cui Matteo Garrone mette in scena una moderna Odissea, dopo aver ascoltato testimonianze e racconti di chi questo viaggio l’ha fatto veramente. Un film attuale come pochi altri, che racconta qualcosa che non molti avevano trovato il bisogno di raccontare, mai nessuno forse con questo coraggio, questa cruda bellezza e così tanta umanità. In due ore troviamo i motivi per cui sentirsi a disagio in questo mondo, ma anche quelli per abbracciare bontà ed empatia.

Gli adolescenti Seydou e Moussa, cugini, vivono in un villaggio del Senegal e sognano il futuro che vedono sui videoclip dei loro idoli su YouTube o sulle magliette da calcio che indossano continuamente. Messi da parte un po’ di soldi, fuggono all’insaputa delle loro famiglie in cerca di un futuro migliore: l’Europa. Il lunghissimo viaggio però sarà irto di pericoli e di incontri, al posto del sogno prende posto ora una necessità ben diversa, la sopravvivenza.

Sui mezzi di informazione si parla tanto di immigrazione come di un problema europeo, senza mai considerare il dolore, la sofferenza, il distacco e i pericoli affrontati da quelle persone che l’Europa è ormai abituata a vedere come numeri. Come polvere messa sotto il tappeto, i governi continuano a stringere accordi commerciali con la Libia di sfruttatori e torturatori, abbandonando persone, non numeri, al loro destino (spesso tragico). Garrone ci sbatte in faccia il nostro senso di colpa e lo fa con un realismo e uno sguardo che salta con disinvoltura dal documentario al favolistico. La storia di due ragazzi pieni di sogni e di sorrisi, con un futuro che può essere di paura o di speranza (o più probabilmente entrambe), perché il presente, con la sua bestialità, addolcita da momenti casuali di generosità, non lascia spazio a null’altro. Fate vedere questo film nelle scuole, perché l’empatia e l’amore per gli esseri umani, oggi come non mai, vanno appresi, compresi e quindi diffusi.


Posted

Comments

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Usa il pulsante di ricerca per trovare la recensione di un film

Iscriviti per ricevere i nuovi articoli del blog direttamente sulla tua email

Benvenuto su Una Vita da Cinefilo!

Iscriviti gratis per avere accesso ai piani segreti della Morte Nera

(inserisci l'email e riceverai i nuovi articoli direttamente sulla posta)

Continua a leggere