Festa del Cinema 2025: C’est Jolie

15 secondi al momento più importante della settimana

Cronache dall’Auditorium (Sabato 18 Ottobre)
Stamattina c’erano tutte le premesse per pensare a una giornata disastrosa. Dopodomani c’è l’incontro con Richard Linklater, uno dei miei miti assoluti, e le possibilità di riuscire a trovare un biglietto per l’evento, stamattina alle 8, erano piuttosto scarse, visto che negli anni passati non ero praticamente mai riuscito a prenotare un incontro (poi però rimediati per vie traverse, ma questo è un altro discorso). Imposto l’orologio atomico, quando mancano pochi secondi faccio mentalmente il countdown per fare refresh sulla pagina della prenotazione e alle 8 spaccate clicco, quindi vado immediatamente sulla dicitura Masterclass Richard Linklater. La pagina mi si apre quasi subito (!) e ci sono ancora una manciata di posti liberi. Ancora non è finita, clicco sulla fila più vicina al palco ed è tutto vero: il biglietto è confermato, sono dentro! Sono talmente di buonumore che la qualità dei film che vedrò oggi diventa un fattore totalmente secondario (per quanto su tre film, spero comunque di beccarne uno buono).

Di sabato mattina, alle 8.30, la strada è deserta e i parcheggi sono vuoti. Arrivo in Auditorium per bere il solito caffè bruciato al bar, che viene venduto a 1,50: a quel prezzo sarebbe doveroso poter sperare in qualcosa di bevibile, invece è uno dei peggiori caffè della storia dei caffè schifosi (avrebbe dovuto essere questa la mia polemica di oggi, ma più tardi mi imbatterò in qualcosa di ancora più irritante). Alle 9 entro al Teatro Studio per vedere Couture, di Alice Winocour (già sceneggiatrice del bellissimo Mustang, di dieci anni fa). La storia si svolge durante la Fashion Week di Parigi e troviamo le storie di tre donne che si intrecciano: Angelina Jolie è una regista di film horror che è in città per girare un film su una vampira, che sarà presentato durante la serata d’apertura della manifestazione di moda. Scoprirà però di essere malata. La prima a sfilare sarà invece una ragazza africana, appena arrivata in Europa, che calcherà per la prima volta le passerelle. La paura per qualcosa di così enorme è palpabile. A truccarla c’è una ragazza francese, che lavora dietro le quinte e sogna di scrivere un libro sulle tante storie che vede passare sotto i suoi pennelli. Le storie di queste donne sono potenzialmente molto interessanti, ma l’insieme purtroppo funziona poco o, almeno, non funziona per me.

Non avendo niente da fare fino alle 15, inserisco nel programma di oggi la proiezione di Glenrothan al Maxxi, ma le aspettative non sono molto alte. Si tratta del film d’esordio di Brian Cox e il punto a favore è sicuramente la curiosità: perché mai un uomo di quasi 80 anni sente il bisogno di mettersi proprio ora dietro la macchina da presa? Deve essere per qualcosa che gli sta particolarmente a cuore. Il problema è che il film fa davvero acqua da tutte le parti: è prevedibile, pieno zeppo di cliché e di buoni sentimenti a basso costo. L’ambientazione scozzese è senza dubbio affascinante, ma il film sembra davvero scritto con il pilota automatico, fa pensare in qualche modo a Un’Ottima Annata di Ridley Scott, ma con il whiskey al posto del vino: è una storia di fratelli, di eredità di famiglia, di ritorni nella terra natia dalla quale si è fuggiti e (inevitabilmente) dalla quale ci si ritrova a voler restare. Insomma, va bene che le aspettative erano basse, però cavolo. Stesso discorso per le aspettative che avevo nei confronti del chiosco accanto a Casa Alice: volevo una lattina di coca cola, ma temevo di doverla pagare più di 2 euro e 50. Costava 4 euro e, come ho detto prima, “va bene che le aspettative erano basse, però cavolo”. La polemica del giorno è quindi contro il chiosco verde: a mai più.

Dopo mangiato, torno a vagare per i corridoi dell’Auditorium, in attesa del film delle 15. Ho già cannato due film, ma confido molto nel terzo: Nino, di Pauline Loques. Il film comincia con un discorso su un tumore e sulla chemioterapia, ed è il terzo film su tre in cui oggi sento parlare di questo (era andata meglio ieri mattina, quando entrambi i film avevano nominato la parola “cerfoglio”, una specie di prezzemolo: coincidenze da festival). In realtà tutta l’opera è un enorme omaggio a quel capolavoro di Cleo dalle 5 alle 7 di Agnes Varda, solo che qui il protagonista si ritrova a vagare per Parigi, con questa diagnosi sul groppone, dal venerdì al lunedì mattina. Così come la magnifica Cleo, anche Nino è un personaggio da accompagnare durante i vagabondaggi urbani, da abbracciare durante gli incontri (sia casuali che cercati), a cui voler bene nonostante le ansie, le paure (o forse proprio per). Film bellissimo, uno dei migliori visti finora.

Uscito dal Teatro Studio mi imbatto in Luca Marinelli e Alessandro Borghi, all’Auditorium per omaggiare i dieci anni da Non Essere Cattivo di Caligari. Poco dopo il red carpet si illumina della presenza di Angelina Jolie, che si ferma a firmare autografi a tutti e a tutte, a fare foto. Le congiunzioni astrali hanno voluto che l’attrice californiana si trovasse all’inizio del red carpet proprio durante la golden hour, illuminata da un sole caldo che l’ha resa ancora più splendente: è stato bellissimo poterla fotografare in questa occasione, nonostante una ressa incredibile (c’erano persone in attesa già stamattina alle 8.30 e, badate bene, il red carpet c’è stato alle 17.45!).

Il sabato della Festa si chiude così, in attesa di scoprire cosa ci regalerà il domani. Ma soprattutto in attesa di incontrare Richard Linklater lunedì prossimo. Non vedo l’ora.

[Se l’articolo ti è piaciuto, offrimi un caffè o magari una colazione,
una piccola mancia per aiutarmi a sostenere il sito!]

Angelina Jolie durante la golden hour (foto AT)


Posted

Comments

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Usa il pulsante di ricerca per trovare la recensione di un film

Iscriviti per ricevere i nuovi articoli del blog direttamente sulla tua email

Benvenuto su Una Vita da Cinefilo!

Iscriviti gratis per avere accesso ai piani segreti della Morte Nera

(inserisci l'email e riceverai i nuovi articoli direttamente sulla posta)

Continua a leggere