Forse “La carica dei 101” sarebbe stato il film più adatto di cui parlare questa settimana, ma basta con le autocelebrazioni: oggi non si può che parlare de “Il Sorpasso”, visto ciò che accade in lidi non proprio cinematografici (perdonate le mie parentesi calcistiche, ma così come Nick Hornby nella sua vita da lettore si lascia andare a disquisizioni sull’Arsenal, io nel mio piccolo non riesco a rinunciare a due parole sulla Roma, quando se le merita…). Vorrei dormire tutta la settimana e risvegliarmi direttamente domenica prossima, ma qualche film, tra una dormita e l’altra, potrebbe starci proprio bene.
Il piccolo Nicolas e i suoi genitori (2009): Film delizioso, sono stato piuttosto contento di trovare la sala quasi piena per un film non proprio commerciale: certo, non sarà “Gli anni in tasca”, ma le piccole pesti ci regalano quasi un paio d’ore di assoluta leggerezza. Un film con bambini ma non solo per bambini, fa divertire tutti. Il maestro François, ovunque sia, strizza l’occhio.
Inside Man (2006): L’han passato in tv la sera di Pasqua, e pur avendolo in dvd (e nonostante la concorrenza di “C’era una volta in America” su Rai4) è stato il film ideale da rivedere in una piovosa domenica sera di primavera. Non sembra proprio un film di Spike Lee, ma in realtà lo è a tutti gli effetti, ed è meraviglioso. Un film d’azione senza azione, un thriller con molta psicologia, molta ironia, molta passione: un bella serata di un giorno da cani.
Under Suspicion (2000): L’ho visto al cinema dieci anni fa, e allora mi piacque tantissimo; ricordo come mi appassionai insieme ai miei compagni di classe a discutere e parlare delle ultime scene del film. Ora che l’ho rivisto dopo tanto tempo l’ho trovato invece un film piatto, abbastanza noioso, senza grandi exploit, che deve ringraziare Gene Hackman e Morgan Freeman che lo reggono sulle loro spalle. Questo film è la classica bella ragazza dei tempi del liceo che rivista dopo dieci anni sembra la più brutta della scuola. Non ha retto il confronto col tempo, e dunque addio.
Sul mare (2010): Questo film mi ha lasciato un po’ perplesso. Ci sono alcuni elementi apprezzabili, questo sì, ma tanti e tanti deprecabili, sui quali non si può lasciar passare: gli attori non mi sono piaciuti per niente, il soggetto racchiude una serie di cliché insopportabili, e la denuncia sulle morti bianche (per quanto importante) mi è sembrata gratuita e totalmente fuori luogo. Non va, mi dispiace sparare sul cinema italiano, ma D’Alatri dopo il bellissimo “La febbre” non ne ha azzeccata più una.
The Messenger – Oltre le regole (2009): Questo è un film davvero niente male, un’opera prima interessante. L’idea di partenza mi è piaciuta moltissimo (due ufficiali incaricati di notificare le vittime di guerra ai loro famigliari), e anche il confronto psicologico tra i personaggi, l’ironia di fondo (importantissima per alleggerire un film dal tema molto delicato) e tanto altro. Bel film davvero, ve lo consiglio, in sala da venerdì prossimo.
Il piccolo Nicolas e i suoi genitori è una perlaely
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Under Suspicion non l'ho mai visto bene….significa che in questi 10 anni sei maturato o che son cambiati un pò i tuoi gusti????Ciao!!!!
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..probabilmente entrambe le cosebuon weekend
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THE MESSENGER – OLTRE LE REGOLE (2009): ironia di fondo? ma no guarda.
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