Recensione “Come un tuono” (“The place beyond the pines”, 2012)

PLACE BEYOND THE PINES

L’ultimo film di Derek Cianfrance più che come un tuono, come da titolo, scorre come un fiume in piena, dalla corrente travolgente, che trascina le emozioni dei suoi personaggi fino ad un mare di vorticose sensazioni. Due anni dopo l’ottimo “Blue Valentine” (uscito in Italia appena un mese fa), Cianfrance torna a lavorare con Ryan Gosling, pienamente a suo agio nel ruolo del papà motociclista dal cuore d’oro e dalla rapina facile. Parallelalemente a Gosling, c’è un altro protagonista della meglio gioventù del cinema americano, Bradley Cooper, che fresco di consensi per “Il lato positivo” stavolta cerca gloria nei panni del poliziotto eroe dai gravi sensi di colpa. Cianfrance si diverte a spiazzare lo spettatore, un po’ sulla falsariga di Hitchcock in “Psyco”, spostando l’attenzione da un protagonista all’altro.

Luke lavora come stuntman con la sua motocicletta, Romina fa la cameriera. Con un figlio a carico e pochi soldi in tasca, Luke decide di sfruttare la sua abilità con la moto per rapinare banche, cercando di regalare a suo figlio appena nato un futuro migliore. Durante una fuga si scontrerà con il poliziotto Avery Cross, anche lui con un figlio piccolo. Quindici anni dopo i due figli, ormai cresciuti, si incontreranno casualmente a scuola, rimettendo in gioco tutto ciò che gli hanno trasmesso inconsapevolmente i loro padri.

Tre storie separate e al tempo stesso legate tra di esse: inutile dire che la prima parte con Ryan Gosling funziona più di tutte le altre, apparse meno originali e meno interessanti, ma nel complesso si tratta di un film appassionante nella sua imperfezione, solido nonostante i suoi difetti. Peccato per il titolo italiano, totalmente fuori luogo rispetto alla bellezza dell’originale: “The place beyond the pines”, significato della città di Schenectady (dove è ambientato il film), derivato liberamente dalla lingua mohawk. Un film che racconta delle relazioni tra padri e figli, e di come l’eredità delle azioni degli uni si possa insinuare nella crescita degli altri. Fino a portarli là, in motocicletta, lontani da quel posto al di là dei pini…

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