
Pochi minuti fa è stata presentata la diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Non è stato annunciato tutto il programma (ci saranno delle sorprese che scopriremo più avanti, tradotto significa che sono ancora in trattativa con qualche altro film importante), così come mancano ancora i nomi della giuria, ma ciò che è stato presentato prevede già parecchi film parecchio interessanti. Iniziamo soprattutto dagli incontri, da sempre uno dei punti più succosi della rassegna romana: ci sarà Coppola, in un grande evento a Cinecittà, ci sarà Viggo Mortensen con il suo secondo film, così come Johnny Depp (che presenterà un film su Modigliani con Riccardo Scamarcio nei panni dell’artista italiano). Prevista inoltre una masterclass con Gael Garcia Bernal, che torna a Roma dopo 16 anni, stavolta in compagnia del collega Diego Luna, e una con Saverio Costanzo, a vent’anni dal suo magnifico film d’esordio, Private.
Passiamo ora ai film. Il concorso si apre con Berlinguer La Grande Ambizione di Andrea Segre, con Elio Germano protagonista; tornerà a Roma il regista finlandese Teemu Nikki (presente lo scorso anno con il simpatico La Morte è un Problema dei Vivi) con 100 Litres of Gold, un film incentrato su due sorelle produttrici di birra. Avremo un film bretone, L’Art d’Etre Heroux con un funambolico Benoît Poelvoorde sulle orme di Jacques Tati e il suo Monsieur Hulot. Restando in Francia ci sarà a Roma anche il nuovo film con Vincent Lindon, fresco vincitore della Coppa Volpi a Venezia: Le Choix di Gilles Bourdos. Da Toronto Film Festival arriva il film cinese Bound in Heaven, inoltre avremo l’attesa trasposizione del romanzo Reading Lolita a Teheran. Un’opera prima da tenere d’occhio sarà senza dubbio Bring Them Down di Christopher Andrews, con Barry Keoghan nel cast (sarà a Roma? Vedremo). Dagli Stati Uniti avremo The Trainer, nuovo film di Tony Kaye (regista di American History X), oltre a Greedy People, una commedia nera in pieno stile fratelli Coen, con Joseph Gordon-Levitt. Da segnalare anche Jazzy, prodotto da Lily Gladstone, La Nuite Se Traine, film belga che si svolge tutto in una notte, in un’odissea notturna in cui risuonano echi del cinema di Scorsese e il giapponese Spirit World.
Fuori dal concorso c’è tanta carne al fuoco. Tra le cose più succulente, almeno sulla carta, troviamo Grand Theft Hamlet, opera prima di Pinny Grills, Sunlight di Nina Conti, I Am Martin Parr, documentario sullo straordinario fotografo britannico (che magari tornerà a Roma, dopo la presenza dello scorso aprile all’Italian Street Photofestival) e, per la quarta volta, un nuovo documentario su Bruce Springsteen: Road Diary di Thom Zimny (in cui ho avuto una minuscola parte durante le riprese, sperando che non mi abbiano tagliato!).
I titoli più attesi, come sempre, sono sotto la dicitura Grand Public: da Conclave con Ralph Fiennes a La Casa degli Sguardi, esordio di Luca Zingaretti dietro la macchina da presa, passando per Eterno Visionario di Michele Placido, Fino alla Fine di Gabriele Muccino, Libre, noir di Melanie Laurent, Hey Joe di Claudio Giovannesi, Longlegs, l’horror cult con Nicolas Cage (ne abbiamo già parlato qui), The Return del bravissimo Uberto Pasolini (con Juliette Binoche e ancora Ralph Fiennes), l’attesissimo Saturday Night di Jason Reitman, commedia sulla prima serata in cui fu trasmesso il celebre Saturday Night Live, il dramma romantico We Live in Time, prodotto da A24 e interpretato da Florence Pugh e Andrew Garfield. Nella categoria Best of 2024 troviamo invece due pesi massimi assoluti: il vincitore della Palma d’Oro Anora di Sean Baker ed Emilia Perez di Jacques Audiard, oltre ovviamente a Megalopolis di Francis Ford Coppola. Occhio anche alla migliore sceneggiatura di Cannes, The Substance, con Demi Moore, Margaret Qualley e Dennis Quaid. Tra le opere restaurate e gli anniversari, impossibile non citare l’opportunità di vedere su grande schermo, tra gli altri, film come Pulp Fiction, Altrimenti Ci Arrabbiamo, Sabrina, Gilda o Finalmente Domenica!.
Last but not the least, parliamo di serie tv: L’Amica Geniale e Il Conte di Montecristo sono i nomi forti, ma il mio interesse sarà tutto per Avetrana di Pippo Mezzapesa e Bellas Artes di Mariano Cohn.
Come ogni anno, da sempre, Una Vita da Cinefilo sarà presente ogni giorno per raccontarvi ciò che succede, i film, gli eventi, la Festa in tutto e per tutto. Questo è solo l’inizio.


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