
“Giornata epica. Una di quelle giornate che andrai a ricordare negli anni a venire, alla quale penserai in un freddo pomeriggio d’inverno, mentre fuori piove. Così, all’improvviso, mentre ti troverai a sorseggiare una tazza di tè caldo, ti tornerà in mente quel giorno di tanti anni prima in cui hai ascoltato parlare David Lynch. E ti scapperà un sorriso”. Con queste parole, nel 2017, chiudevo il diario della Festa del Cinema di Roma: è stato bello ritrovarle, rileggerle, oggi che David Lynch ci ha lasciato, oggi che il mondo del cinema è un po’ più buio. Tra i momenti più belli di quell’incontro, avvenuto oltre sette anni fa, c’era questo aneddoto a proposito di Federico Fellini: “Sognavo da tempo di conoscere Federico. Una sera ero a cena con Silvana Mangano e Marcello Mastroianni, era una cena a base di funghi. Dissi a Marcello quanto amassi Fellini e lui il giorno dopo mandò un’auto al mio albergo per portarmi a Cinecittà ed incontrare Federico, con il quale ho passato l’intera giornata. Qualche anno dopo tornai in Italia per girare una pubblicità della Barilla, e Tonino Delli Colli, il direttore della fotografia, mi disse che Fellini era in ospedale. Lo andai a trovare e c’era con lui anche un giornalista, Vincenzo Mollica. Dissi a Fellini di riprendersi presto, perché tutto il mondo aspettava un suo nuovo film. Due giorni dopo entrò in coma e morì dopo poco tempo. Anni dopo incontrai di nuovo Vincenzo, mi disse che subito dopo che uscii dalla stanza di Fellini, Federico disse di me: “È un bravo ragazzo”.
Il mio ricordo di quel giorno continuava poi così: “Un attimo prima di vederlo andar via, riesco a fargli un ritratto. Fare il ritratto a David Lynch significa che per me è tempo di appendere la macchina fotografica al chiodo, la mia carriera ha ormai raggiunto il suo apice”. Quel ritratto, che vedete qui in alto, è infatti una delle foto di cui vado più orgoglioso, una di quelle 5 o 6 immagini che porterò nel cuore quando smetterò di fare questo mestiere, ma questo, forse, è un altro discorso.
Ci lascia quindi l’autore di capolavori come Twin Peaks, Mulholland Drive, Velluto Blu o Elephant Man, solo per citare alcuni dei titoli più celebri della sua opera. A dare l’annuncio, poco dopo le 19, sono stati i familiari del cineasta, che hanno concluso il post così: “C’è un grande vuoto nel mondo ora che non è più con noi. Ma, come avrebbe detto, guardate la ciambella e non il buco“. Una delle tante frasi con cui ha puntellato la sua carriera, sempre tra il serio e il faceto, con ironia, che è l’intelligenza dei più grandi. Ecco altri scampoli delle sue dichiarazioni più celebri:
“Non so perché la gente si aspetti che l’arte abbia senso e accettano il fatto che la vita non ha senso”
“Le idee sono come i pesci. Se vuoi catturare pesci piccoli, puoi restare nell’acqua bassa. Ma se vuoi catturare pesci grandi, devi andare più in profondità. In profondità, i pesci sono più potenti e più puri. Sono enormi e astratti. E sono molto belli”
“Nuovi misteri. Nuovo giorno. Ciambelle fresche”
“La negatività è il nemico della creatività”
“È un mondo cattivo, senza pietà, che racchiude dentro di sé un cuore selvaggio”
“Pensiamo di aver capito le regole quando diventiamo adulti, ma ciò che realmente sperimentiamo è un restringimento dell’immaginazione“
“L’umanità non è destinata a soffrire: la beatitudine è la nostra natura. L’individuo è cosmico. Let’s rock!”
“Il giorno in cui trovi un’idea di cui ti innamori, anche una piccola, è un bellissimo giorno”
“Non mi trovo a mio agio con le parole. Amo le immagini, amo i suoni e amo i sentimenti. Mi piace l’idea dell’intuizione. Penso che molte cose nella vita siano comprese in questo modo. Ma queste cose le interiorizzi, non saltano fuori davvero. Certe cose sono costruite dentro, come piccole aree di comprensione. Sento di vivere nell’oscurità e nella confusione, e sto cercando, come tutti noi, di dargli un senso”
“È così liberatorio, in un certo senso è bello, avere un grande fallimento, non c’è altra via d’uscita se non quella di risalire”
“Ciò che più amo nella vita è l’assurdità”
“Il nero ha profondità, puoi entrarci dentro e inizi a vedere ciò di cui hai paura. Inizi a vedere ciò che ami, e diventa come un sogno”
“Abbiamo tutti almeno due lati. Il mondo in cui viviamo è un mondo di opposti. E il trucco è conciliare queste cose opposte. Mi sono sempre piaciute entrambe le parti. Per apprezzarne una devi conoscere l’altra: più oscurità riesci a raccogliere, più luce riesci a vedere”
“Se hai una coscienza delle dimensioni di una pallina da golf, quando leggi un libro, avrai una comprensione delle dimensioni di una pallina da golf; quando guardi fuori dalla finestra, una consapevolezza delle dimensioni di una pallina da golf; quando ti svegli al mattino, una veglia delle dimensioni di una pallina da golf e, mentre trascorri la tua giornata, una felicità interiore delle dimensioni di una pallina da golf. Ma se riesci ad espandere quella coscienza, a farla crescere, allora quando leggi di quel libro, avrai più comprensione; quando guardi fuori, più consapevolezza; quando ti svegli, più veglia; mentre trascorri la tua giornata, più felicità interiore”




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