I cineasti europei sono sempre più affascinati dal Belpaese, ormai è appurato: dopo Wim Wenders, che si è recentemente inoltrato tra i vicoli siciliani con “Palermo Shooting”, il regista inglese Michael Winterbottom ha scelto Genova per il suo ultimo film, mostrandola con gli occhi tristi e meravigliati di una famiglia in lutto, filmandola in modo intimo, personale. Winterbottom sembra prendere per mano lo spettatore e accompagnarlo tra i vicoli del capoluogo ligure, tra un piatto di pesto e i corridoi più bui, che però lasciano sempre intravedere un raggio di sole in fondo alla strada.
Un terribile incidente strappa una madre alla sua famiglia, alla vita. Il marito Joe, professore universitario, decide di trasferirsi per un anno da Chicago a Genova, dove gli è stata offerta una cattedra in letteratura inglese. Joe porta le sue due figlie in questa nuova realtà per ricominciare una nuova vita, per dimostrare a loro e a se stesso che una nuova vita è possibile, che il dolore si può superare. Genova chiama con il suo mare, i suoi vizi, il suo cibo; la piccola famiglia americana risponde con le sue paure, le sue speranze, i suoi desideri, i fantasmi di un passato che è sempre presente.
La realtà di una città italiana come superamento di un grande dolore: Genova è la protagonista di fondo, dove i labirinti del centro storico non sono altro che il corrispettivo della confusione e della paura dei suoi personaggi. Paura per una vita che va avanti a fatica, paura di un’età, quella della figlia più grande, dove si cerca la propria strada, paura di restare troppo indietro, come nel caso della figlia minore. Paura di far tornare il cuore a vibrare, come nel caso del padre, Colin Firth, pacato e simpatico, attore ideale, capace di donare leggerezza (ma non troppa) ad un contesto fin troppo profondo. Lo sguardo di Winterbottom piace, è vero, genuino, ma ci riserviamo una nota di biasimo per la pur buona colonna sonora: un Fabrizio De Andrè in sottofondo sarebbe stato la ciliegina sulla torta.
pubblicato su Superga Cinema
Vorrei proprio vedere questo film, spero di riuscire a beccarlo prima che lo ritirino dagli schermi.
Ciao
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