(Giorno 5) Rome Film Fest 2010: Bruce Springsteen, una leggenda a Roma

1 Novembre 2010: da oggi c’è una nuova stella che brilla al Festival di Roma, un nuovo ricordo di quelli che non si dimenticheranno mai, come i precedenti Dei dell’Olimpo scesi a calcare il tappeto rosso della città eterna, quali Al Pacino e Meryl Streep. Il suo nome è Bruce, il cognome è Springsteen, di professione “leggenda”. L’abbraccio del pubblico romano al Boss è di quelli che non si scordano («I miei fan italiani sono sempre particolari…»dirà più tardi il cantautore americano durante l’improvvisato incontro con il pubblico che si è svolto in Sala Sinopoli). Oggi è stata decisamente la giornata di Springsteen, anzi, l’edizione 2010 del Festival verrà ricordata come il Festival di Springsteen: un bagno di folla impressionante, una Sala Sinopoli trasformata in uno stadio, con i cori del pubblico dedicati al loro idolo. Applausi da spellarsi le mani dopo ogni dichiarazione del Boss: «Noi musicisti, così come i pittori, gli scrittori, i registi, siamo come dei riparatori, cerchiamo di aggiustare qualcosa dentro di noi». Springsteen ha parlato anche della sua visita nella Capitale: «Oggi ho camminato molto, sono stato in piazza San Pietro con alcuni fan e mi sono domandato se anche voi romani che vivete qui da tanti anni ancora vi accorgete delle bellezze che vi circondano». Infine ha concluso con una sorta di promessa a chi gli chiedeva di suonare qualcosa: «La prossima volta che tornerò a Roma avrò la chitarra…».

Tutto questo è accaduto in occasione della presentazione del rockumentary “The Promise”, il making of di uno degli album più leggendari della storia del rock, “Darkness on the Edge of Town”. Un’emozionante e intensa ora e mezza di filmati d’archivio, girati in sala di registrazione durante l’incisione dell’album, e una serie di interviste al Boss e ai membri della E Street Band (quanti applausi in sala per il compianto Federici). Un documentario meraviglioso ed essenziale per comprendere la grandezza di Bruce Springsteen.

Il resto della giornata, passato ovviamente in secondo piano, ha portato a Roma l’attesissimo “The Social Network”, ultimo bellissimo film di David Fincher, e l’esordio come produttrice di Nicole Kidman, anche inteprete in “Rabbit Hole”, un bel dramma famigliare in cui una coppia cerca di superare la perdita del figlio.

Domani arriverà Julianne Moore per ricevere il Marco Aurelio alla carriera: saremo lì ad applaudire l’attrice ma le mani ci faranno ancora male per i tanti applausi dedicati questa sera al conquistatore di Roma, Bruce Springsteen.

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