Recensione “Come l’acqua per gli elefanti” (“Water for Elephants”, 2011)

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Un pachiderma produttivo che fa acqua da tutte le parti: in buona sostanza questa è l’impressione che resta al momento dei titoli di coda, dopo aver anticipato mentalmente l’ennesima frase, l’ennesima scena. Eppure da Francis Lawrence, regista di “Io sono leggenda”, ci si aspettava un qualcosa in più delle due espressioni di Robert Pattinson e dello sperpero di due talenti cristallini come Reese Whiterspoon e Christoph Waltz, anche loro a disagio all’interno di questo circo di banalità.

L’ormai novantenne Jacob Jankowski fugge dalla sua casa di riposo per imbattersi in un circo, dove comincia a raccontare l’esperienza legata alla sua gioventù, quando durante la grande depressione fu ingaggiato come veterinario nel circo dei fratelli Benzini e soprattutto come responsabile della sua maggiore attrazione, l’elefantessa Rosie. Nel circo aveva incontrato Marlena, un’affascinante acrobata di cui era innamorato, moglie però del crudele direttore, August. Tra i tre si instaura un rapporto di collaborazione destinato a crollare nel momento in cui August scopre l’intesa tra la sua Marlena e il giovane veterinario.

Il direttore brutale e cattivo, la bella adorabile e apparentemente irraggiungibile, il giovane bello e dal cuore d’oro, un amore ovviamente impossibile, e buttiamoci dentro anche il vecchio mentore: pensate a qualunque cosa possa esserci in un film superficiale e la troverete anche qui, pure il protagonista dolorante che percorre nella notte i binari del treno. E non bastano alcune immagini da mozzare il fiato, come il panorama notturno ammirato dal tetto del treno in corsa o quella meravigliosa elefantessa che, almeno lei, ruba la scena: il film sono due ore di battute prevedibili e sequenze piuttosto scontate, dall’inizio fino alla conclusione con l’arzillo vecchietto tutto compiaciuto del suo ritorno al circo: «Non sto fuggendo, torno a casa», più o meno la stessa frase che potreste dire uscendo dalla sala a metà film.

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6 commenti Aggiungi il tuo

  1. giampaoloPR ha detto:

    boh a me è piaciuto…certo è un film d'amore, quindi se compri il biglietto sai cosa ti aspetta 🙂

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  2. Lessio ha detto:

    ci sono film d'amore e film d'amore… questo per fortuna o purtroppo l'ho visto per lavoro, altrimenti sarebbero stati soldi spesi male..

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  3. egle1967 ha detto:

    Lo sceneggiatore non è lo stesso di "L'uomo che sussurrava ai cavalli"?
    Non potevamo aspettarci di più.
    Conosci la polemica sul trattamento degli animali in questo film?

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  4. Lessio ha detto:

    sì, avevo sentito parlare vagamente di questa polemica, sai com'è andata a finire la questione?

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  5. egle1967 ha detto:

    L'associazione Animal Defenders International chiede di boicottare il film,e la povera elefantina come molti animali da circo è stata torturata con elettroscariche x "insegnarle" gli esercizi del circo.So che circola su youtube un video che mostra i trattamenti "poco ortodossi".Di più non so.
     

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  6. Lessio ha detto:

    !!!
    un motivo in più per non guardarlo allora..!

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