Ne sono successe di cose in queste due settimane in cui siamo stati senza sentirci: innanzitutto sono entrato nel poco invidiabile club dei trentenni, volato verso Parigi (ancora una volta!), perso un derby che per forza di cose prima o poi dovevamo perdere, e visto soltanto tre film. Solo tre film in due settimane, ma non temete: sto facendo spazio in vista del Festival di Roma, dove gli anni passati ho sostenuto una media di 3-4 film al giorno, quindi cercate di capirmi se in questo periodo sto vedendo meno film possibili.
UNA SEPARAZIONE (2011): Vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino, è un film di una bellezza incredibile. È uscito venerdì scorso al cinema e probabilmente lo avrete tutti snobbato: che errore! Un dramma iraniano d’autore, con attori meravigliosi, una sceneggiatura perfetta e una storia potente, che coinvolge sempre di più, minuto dopo minuto. È un peccato sapere che il film di Massimo Boldi riempie le sale mentre un gioiello di questo tipo è invece riservato a pochi fortunati. Spero che queste poche righe siano uno stimolo sufficiente a farvi correre al cinema, ammesso che riusciate a trovarlo.
BAR SPORT (2011): Il libro di Benni è uno di quei libri che difficilmente si possono portare al cinema, forse un po’ come la saga di Malaussene di Daniel Pennac. E infatti quello che esce fuori è sì carino, ma niente di particolarmente memorabile. Funziona Claudio Bisio “il tennico”, e i suoi aneddoti accompagnati da inserti animati sono sicuramente i momenti più azzeccati del film (quindi Benni e l’animazione funzionano benissimo, perché non pensare a qualcosa del genere in futuro?). Probabilmente sul tema “bar” è più riuscito “Gli amici del Bar Margherita” di Pupi Avati.
MIDNIGHT IN PARIS (2011): Non potete immaginare la voglia che avevo di vedere questo film. Sia perché nei mesi scorsi mi sono arrivati messaggi dalla Francia in cui si diceva che questo film faceva pensare a me, sia perché è ambientato in quella Parigi che tanto amo, sia perché si parla di nostalgia di epoche mai vissute, di sguardi sognatori al passato, e il protagonista è uno scrittore straniero affascinato dalla magia della Ville Lumiere. Insomma, piuttosto che aspettare l’uscita italiana, visto che ero a Parigi per il mio compleanno ho ben pensato di comprarmelo in dvd, e guardarmelo appena tornato a Roma. Bellissimo, l’idea di base è meravigliosa e l’incontro di Owen Wilson con i vari Hemingway, Gertrude Stein, Dalì, Picasso, Cole Porter e tanti altri è di una bellezza assoluta. Voglio rivedermelo al più presto! In Italia dovrebbe uscire a Natale, o giù di lì.
pubblicato su Livecity