Forse spinto dal successo recente del premio Oscar Jean Dujardin (che in questo film ha un piccolo ruolo, seppur fondamentale), arriva nelle sale italiane “Les petits mouchoirs”, ultima fatica dell’instancabile Guillaume Canet, regista, attore (ma non in questo film) e sceneggiatore, due anni dopo gli applausi riscossi dal film al Festival di Roma. I piccoli fazzoletti del titolo originale sono in realtà quei veli di menzogna e ipocrisia che coprono il volto di un gruppo di vecchi amici riunitosi in una casa al mare poco dopo un tragico episodio: l’incidente stradale che ha mandato all’ospedale uno di loro. Canet prende come modello di riferimento “Il grande freddo” di Lawrence Kasdan, riunisce alcuni dei migliori attori francesi del momento (tra cui Marion Cotillard e François Cluzet) e crea una banda di personaggi ognuno a suo modo protagonista.
Un gruppo di amici parte per passare le vacanze nella grande villa al mare di Max, il più anziano di loro. Nonostante la splendida atmosfera, tra l’immensità dell’oceano, barche di lusso e vino rosso, il pensiero dei sette amici è costantemente rivolto a Ludo, uno di loro, rimasto gravemente ferito in seguito ad un incidente stradale. E così si fa finta che vada tutto bene, ci si copre dietro quelle piccole e grandi bugie che evitano disagio, ma che in realtà rovinano la chimica e l’atmosfera, almeno finché le maschere non vengono buttate giù, lasciando scorrere la verità a cavallo delle onde dell’oceano.
Canet mescola sapientemente dramma e commedia, il dolce e l’amaro, tirando fuori da ogni personaggio fragilità, debolezze, ma anche una grande forza interiore. Ed è così che un film di due ore e mezza scivola leggero fino ai titoli di coda, lasciando lo spettatore con il desiderio di voler continuare a seguire le vicende dei suoi splendidi protagonisti. Si potrebbe accusare il regista di aver gonfiato il film con troppe scene madri e forse di aver esagerato con la musica di sottofondo, ma trattandosi di una splendida colonna sonora (David Bowie, Janis Joplin, Creedence, Damien Rice, Eels, Ben Harper, Paul Anka e molti altri), chiudiamo volentieri un occhio. Un bellissimo film, credibile in ogni sua piccola sfumatura, divertente e commovente al tempo stesso.
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