L’appuntamento mensile con “Posterabilia” arriva al numero 7 (clicca qui per vedere tutti gli altri speciali), e per festeggiare questo numero speciale stavolta faremo il giro del mondo con uno dei più grandi capolavori del regista giapponese Akira Kurosawa: “I sette samurai”, del 1954. Dopo “Jules e Jim”, “La finestra sul cortile”, “I 400 Colpi”, “Ladri di biciclette”, “Psycho” e “Il buono il brutto il cattivo”, questo mese partiamo dal Giappone il nostro viaggio attraverso le locandine dei grandi film del passato. Il poster originale di “Shichinin no Samurai” presenta Toshiro Mifune in tutta la sua grinta, circondato da immagini del film, dove spiccano i samurai in azione, una donna spaventata e l’arrivo dei predoni a cavallo.
Prima di girare un po’ in Europa attraversiamo l’Oceano e andiamo a dare un’occhiata alla locandina statunitense, senza dubbio più sobria, ma anche più epica, con un caldo tramonto che illumina i sette samurai del titolo, guidati da un Toshiro Mifune concentrato e pronto all’azione.
Eccoci dunque in Europa, dove da Paese a Paese, l’unico elemento ricorrente è la presenza del capo dei samurai in piena azione. L’unico poster a non seguire questo filo conduttore è, come al solito, quello italiano, dove a colpire sono soprattutto gli occhi spaventati di una contadina, mentre alle spalle del titolo infuria l’azione del contadini e dei samurai.
Tutte le locandine, europee e non, che abbiamo trovato a proposito del film di Kurosawa, si sono affidate ad un’illustrazione per rappresentare il film. In Romania e in Germania il volto del protagonista è il tema principale del poster, ma se nel manifesto romeno la grinta di Mifune fa da sola il poster, in quello tedesco il volto del protagonista è accompagnato dalle sagome dei suoi sei compagni di avventura.
Anche la locandina francese predilige il disegno del frame sul grido di battaglia di Mifune, circondando però il protagonista con un gruppo di predoni in arrivo, e con colori infernali quali il rosso e il nero a farla da padroni.
Chiudiamo il nostro viaggio attraverso i poster de “I sette samurai” con le due locandine più particolari. In quella polacca un personaggio non proprio identificabile (anche se ovviamente si dovrebbe riferire al protagonista) si trova in piena azione sotto una pioggia di frecce e un cimitero di katane; in quella spagnola, probabilmente la meno bella, il protagonista sembra danzare sul villaggio dei contadini, spada in mano.