Esiste una parola che da sola racchiude la morte del cinema, la fine di un anno di intense proiezioni, il deserto della pellicola, la siccità delle emozioni, la palude della qualità: Estate. Anche quest’anno ci tocca fronteggiare per tre mesi la mancanza di buoni film al cinema, che per forza di cose saremo costretti a sostituire, almeno a tratti, con il mare, le onde, il sole, i gelati, la frutta fresca. Sia santificato David Lynch, almeno possiamo avere un’ora di Twin Peaks a settimana.
Ritratto di famiglia con tempesta (2016): Ho scoperto il cinema di Kore’eda colpevolmente in ritardo, da circa quatttro anni. Non c’è un film, tra quelli che ho visto, che non sia splendido e intenso, ma soprattutto umano. Questo ritratto di famiglia, durante una notte tempestosa, non fa eccezione. Una perla.
La mia vita da Zucchina (2016): Film d’animazione francese molto dolce, bellissimo, in grado di dire molto più di quanto in realtà mostri. Da vedere con i figli, se ce l’avete.
A proposito di Davis (2013): Dopo averlo visto in sala tre anni fa, ai tempi della sua uscita in Italia, non lo avevo più rivisto, eppure mi ero addirittura comprato il dvd per quanto lo avevo amato. Stavolta ho finalmente scartato il cellophane dalla custodia e mi sono nuovamente immerso nel Greenwich Village dei primi anni 60. Quanta malinconia, quanta disperazione, quanta bellezza. Splendido.
La scoperta (2017): Una produzione Netflix piuttosto interessante. Ottimo esempio di fantascienza d’autore, con echi di “I Origins” ed “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”. Lo scienziato Robert Redford ha le prove definitive dell’esistenza dell’aldilà, ma dietro questa scoperta c’è ancora di più. Non male davvero.
Jedi Junior High (2014): Una bella sorpresa. Solo un malato di Star Wars come me poteva vedersi un documentario incentrato su un gruppo di ragazzini delle medie che mette in scena un musical tratto da “L’impero colpisce ancora”. Bellino davvero. Per amanti del teatro più che per amanti di Star Wars.
Vero come la finzione (2006): L’avevo visto al cinema oltre dieci anni fa, ma dopo tutto questo tempo il giudizio non è cambiato: si tratta di un film divertente e tenero, da adorare, perfetto per una pigra domenica pomeriggio. Il cast è speciale: Will Ferrell, Maggie Gyllenhaal, sua maestà Dustin Hoffman e la grande Emma Thompson.
Mulholland Drive (2001): Anche questo non lo vedevo da troppi anni e, soprattutto ora che sono in pieno trip Twin Peaks, sentivo il bisogno di rinfrescarmi la memoria. Uno di quei film che ad ogni visione regala nuovi dettagli (Laura Palmer nel pubblico del Club Silencio!!!) e nuove emozioni: è un film pazzesco, sublime. Il capolavoro di David Lynch.