Secondo appuntamento con i Maestri della Fotografia Cinematografica: cominciamo a fare proprio sul serio. Oggi vi parlerò di un direttore della fotografia italiano, uno dei primi nomi che vengono in mente quando si parla di questa figura professionale, un genio della luce, capace di vincere tre premi Oscar e ormai da tempo un mostro sacro anche fuori dai confini nazionali. Lo avrete già letto nel titolo ovviamente: stiamo parlando di Vittorio Storaro, romano classe 1940, premiato con la statuetta più ambita per tre volte nel giro di otto anni, grazie ai suoi lavori in “Apocalypse Now”, “Reds” e “L’ultimo imperatore”. Storaro non ama definirsi “direttore della fotografia” (secondo lui sul set c’è solo un director), quanto “cinefotografo”, “cinematografo” o, per dirla all’americana, “cinematographer”. Godetevi la galleria di immagini, perché qui stiamo proprio a livelli altissimi…
Ultimo Tango a Parigi (Bernardo Bertolucci)
Apocalypse Now (Francis Ford Coppola)
L’uccello dalle piume di cristallo (Dario Argento)
Novecento (Bernardo Bertolucci)
Reds (Warren Beatty)
L’Ultimo Imperatore (Bernardo Bertolucci)
Ladyhawke (Richard Donner)
Il tè nel deserto (Bernardo Bertolucci)
Il Conformista (Bernardo Bertolucci)
Tucker (Francis Ford Coppola)
Cafè Society (Woody Allen)
Dick Tracy (Warren Beatty)