Recensione “Drive-Away Dolls” (2024)

Una stravagante avventura queer on the road, un divertissement poco ambizioso ma tuttavia godibile in cui Ethan Coen, per la prima volta senza il fratello Joel, mette in scena l’ennesima variazione sul tema della strana coppia, infarcendo il rapporto tra due amiche gay di pallottole, teste mozzate e una valigetta che trasporta il carico più imprevedibile forse mai visto in un film. Margaret Qualley, una sorta di versione femminile di Timothée Chalamet, è ormai sulla cresta dell’onda, dopo essere stata diretta da Tarantino e Lanthimos, ed è forse lei la nota più lieta di questo film (grazie anche alla collaborazione di due eccellenti co-protagoniste, la sorprendente Geraldine Viswanathan e la strepitosa Beanie Feldstein, già apprezzata in Lady Bird e Booksmart, alla quale avrei concesso sicuramente più minuti).

Jamie è una ragazza vivace e sfrontata, decisamente infedele. Ne sa qualcosa la sua compagna Sukie, costretta a cacciarla di casa dopo l’ennesimo tradimento. Jamie decide quindi di intraprendere un viaggio per ritrovare se stessa e, approfittando della decisione della sua amica Marian di andare a trovare la zia in Florida, accompagna l’amica in un viaggio da Philadelphia fino a Tallahassee, che darà alle loro vite una direzione decisamente inaspettata. Le due ragazze prendono un’auto a noleggio, al cui interno è però nascosto un carico più che sorprendente, sul quale vuole mettere le mani un trio di improbabili criminali.

La coppia di protagoniste sembra un po’ ricalcata su quella di un altro road movie, senza dubbio più memorabile, ovvero Sideways di Alexander Payne, dove avevamo già incontrato un protagonista sessuomane sfrontato e un copilota intellettuale e abbottonato, ancorato ad una vecchia relazione e incapace di aprirsi di fronte a un nuovo partner. Qui ovviamente cambia il sesso, l’età, le protagoniste sono entrambe gay e in più c’è l’assurdo elemento crime, che strappa qualche risatina fin quando il film regge. Mai troppo demenziale da sembrare stupido, ma neanche troppo geniale per sembrare davvero bello, Drive-Away Dolls è una giostra di serate lesbiche, discussioni su sesso occasionale da consumare nei motel e calchi di falli “prestigiosi”. Un vero e proprio film one night stand: si guarda, ci si diverte, si passa ad altro.


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