Capitolo 414: Chi è Senza Film

Non fai in tempo a fare due cose, a guardarti qualche film, che già è arrivato l’autunno. La stagione preferita dai cinefili (non c’è un vero motivo, però mi suonava bene) è arrivata, con la promessa, forse non ancora vicinissima ma presente nelle prossime pagine del calendario, di un bel plaid, una tazza di latte caldo e montagne di film. Chi è senza film, può sempre trovare qualche idea tra queste righe, da questa lista (dalla quale ho omesso Alpha e Una Battaglia Dopo l’Altra, due bellissimi film ai quali ho dedicato una recensione più approfondita), che si rimpolpa ogni giorno di più, anche perché fino a giovedì c’è la rassegna “Cinema in Festa”, con tutti i film in sala a 3,50€. Basta parole ora, passiamo ai titoli di questo capitolo.

Come Ti Muovi, Sbagli (2025): Gianni Di Gregorio è una piccola comfort zone cinematografica. Ho amato molto Pranzo di Ferragosto e Gianni e le Donne, un po’ meno i film seguenti, pur apprezzabili. In questa ultima fatica il regista e attore trasteverino torna a raccontare dinamiche famigliari, con un professore in pensione, fin troppo legato a una routine ben precisa, fatta di passeggiate tranquille, visite al bar sotto casa e silenziose cene in solitaria, alle prese con il ritorno in casa della figlia, con appresso i due nipoti adolescenti. Un terremoto che cambierà drasticamente le abitudini del protagonista, che però troverà l’occasione per aprirsi un po’ più al mondo. Niente di straordinario, ma il cinema di Di Gregorio ti lascia addosso sempre belle sensazioni, qualche sorriso e un po’ di buonumore. Piaciuto.
•••

Effetto Notte (1973): Il più grande film sul cinema che sia mai stato realizzato? Probabilmente sì. Ennesimo straordinario titolo della filmografia di François Truffaut, nonché la causa dello storico litigio tra il regista francese e il collega Godard (“Secondo lui dopo il maggio del ’68 non si può più fare lo stesso cinema e ce l’ha con coloro che continuano”, disse Truffaut). A Nizza, una troupe cinematografica sta girando un film drammatico in cui la novella sposa lascia il marito per scappare con il suocero. Le riprese tuttavia sono interrotte continuamente da problemi di vario genere, tra i capricci degli attori, intrallazzi sentimentali, problemi psicologici, gravidanze e incidenti. Un capolavoro che trabocca di amore per il cinema, un’opera meravigliosa, “un film per chi ama il cinema”, come dicevano gli slogan pubblicitari, ai tempi dell’uscita. Non invecchia mai e si gode sempre, scena dopo scena.
••••½

Chi è Senza Colpa (2013): A fine agosto, quando sono rientrato a Roma, sono andato in un mercatino a cercare qualcosa da leggere, visto che avevo finito le scorte di libri. Ho trovato un romanzo di Dennis Lehane, quello di Mystic River per capirci, e l’ho divorato. Poi ho scoperto che c’era un film tratto proprio da quel libro e, che fai, non te lo guardi? Il film in questione è proprio questo, diretto da Michaël R. Roskam, ed è anche l’ultimo della carriera di James Gandolfini. Le vicende ruotano intorno a un bar (che nel film è stato spostato da Boston a New York), dove la criminalità locale di solito nasconde denaro sporco. I due baristi, Gandolfini e Tom Hardy, si fanno poche domande, mantengono un profilo basso, almeno finché nel bar non avviene una rapina, che scatenerà tutta una serie di eventi (tra cui il ritrovamento di un cucciolo di pitbull e un incontro con Noomi Rapace). Il film è fedelissimo al libro, qualche dettaglio a parte, e scorre via come uno shot di tequila. Funziona bene, nonostante non sia l’opera più originale mai vista. Ce lo facciamo bastare.
•••½

La Riunione di Condominio (2025): Una delle sorprese più piacevoli di questo inizio di stagione cinematografica arriva dalla Spagna ed è diretta da Santiago Requejo. Il film si svolge interamente dentro una stanza ed è tratto da un’opera teatrale del 2022 (a sua volta ispirata a un cortometraggio dell’anno prima): una classica riunione di condominio incentrata sulla sostituzione di un ascensore, sfocia nel tragicomico quando uno dei condomini annuncia di aver trovato un inquilino per il suo appartamento, sfitto da tempo. L’inquilino in questione è un collega che ha avuto dei problemi di salute mentale, una notizia che getta nello scompiglio gli altri abitanti dell’edificio, pronti a darsi battaglia sulla base di pregiudizi, sospetti e paure. Da un’idea così semplice, un racconto esilarante, dove si ride di gusto e, al tempo stesso, si riflette sulla natura degli esseri umani, sulla cattiveria, il pregiudizio, la paura di ciò che è diverso. Geniale.
•••½

I Tre Giorni del Condor (1975): La scomparsa di un gigante come Robert Redford ha spiazzato un po’ tutti gli amanti del cinema. So che era sciocco pensare che sarebbe stato eterno (e a suo modo comunque lo è eccome), ma semplicemente non ce l’aspettavamo. Come spesso accade quando va via un mostro sacro del cinema, ci viene voglia di vedere o rivedere alcuni titoli della sua carriera. Non credo avessi mai visto questo classico di Sidney Pollack e mi rallegro di aver colmato questa lacuna, dall’incipit assolutamente travolgente: Redford, collaboratore della CIA, è l’unico superstite di una sezione di ricerca newyorkese, sterminata da una banda capeggiata da Max von Sydow. Il nostro, conscio che qualcuno gli sta dando la caccia per terminare l’opera, fugge per New York in preda alla paranoia, trovando un valido aiuto in Faye Dunaway. Se la prima metà del film è assolutamente coinvolgente, la seconda parte si perde un po’ in una spy story affrettata e leggermente sottotono rispetto alle premesse iniziali. Ciò non toglie che si parla di un grande film, ennesima perla di un miracoloso decennio di grande cinema.
•••½

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4 risposte a “Capitolo 414: Chi è Senza Film”

  1. Avatar Madame Verdurin

    Io sono pronta con la copertina e il tè caldo! Hai ragione, dovrei rivedere i 3 giorni del condor, film bellissimo. Ma sai cosa ho tanta voglia di rivedere? Corvo Rosso non avrai il mio scalpo: che gran bel film!

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    1. Avatar AlessioT

      Ecco un altro titolo che dovrei rinfrescare, lo ricordo pochissimo (per quanto sia un film famosissimo)! Lo troverai sicuramente in uno dei prossimi capitoli, grazie 🙂

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  2. Avatar Austin Dove

    effetto notte lo vorrei vedere un giorno, se mi capita

    invece, ho visto con mia mamma La riunione di condominio e non riuscivamo a metterci d’accordo sul tema fondante: secondo te, è sui pregiudizi o sull’incapacità di accettare il compromesso/l’opinione altrui? perke alla fine era il conflitto generazionale (spesso i due giovani vs gli altri), che poi si rivelavano anche i più concilianti

    però non ho veramente trovato qualcosa che li accomunasse tutti

    Piace a 1 persona

    1. Avatar AlessioT

      Effetto Notte non lo dimenticare, perché va visto.

      La Riunione di Condominio credo sia soprattutto incentrato sul pregiudizio, ma è anche un film che racconta la società vista da generazioni differenti. Mi ha fatto pensare molto alla Brexit, per certi aspetti, ma qui entriamo in un discorso molto più ampio. Però il primo pensiero è stato quello 🙂

      Piace a 1 persona

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