La differenza tra un turista e un viaggiatore? Il turista cerca i fatti, tutto ciò che può toccare con mano, il viaggiatore il sentimento, tutto ciò che può toccare con l’anima. Nicolas Vaporidis, secondo il quale «dopo i 18 anni un ragazzo dovrebbe viaggiare per legge», non ci ha dunque pensato due volte e si è lanciato totalmente nel progetto, rivestendo per l’occasione il duplice ruolo di attore e produttore esecutivo. La regia è stata affidata invece a Riccardo Grandi, al primo film dopo una grande esperienza nella pubblicità.
Dopo la scomparsa improvvisa di un celebre viaggiatore e proprio scrittore di punta, le edizioni Magic Planet Book decidono di affidare al giovane Matteo Marini il compito di scrivere la guida “Tutto l’amore d’Europa” sui luoghi più romantici del nostro continente. Matteo dell’amore non ne sa nulla, ma è costretto ad accettare poiché il suo compenso potrà salvare la libreria di famiglia. Accompagnato da Ruben, un fotografo lavativo, Matteo si ritrova a viaggiare tra Spagna, Francia, Scozia, Inghilterra e Olanda, lo stesso percorso di Valentina (la ragazza di Ruben), e Anna, una neolaureata sentimentale e romantica (promessa sposa all’ultimo viaggio prima di immergersi nel mondo del lavoro).
L’onda senza freni di Barcellona, la dolcezza e il mistero di Parigi, i segreti del Regno Unito, la libertà ostentata di Amsterdam: un lungo tragitto on the road dove i quattro ragazzi riusciranno a scoprire sempre meglio se stessi e gli altri. Riccardo Grandi dirige con leggerezza e umorismo quattro giovani dinamici e perfettamente in parte, e ha il merito di raccontare in pochi momenti il rapporto genitori-figli meglio di quanto abbia fatto Veronesi con un intera pellicola. Il film si mostra però a tratti discontinuo, alternando ottimi momenti a fasi decisamente sottotono, ma è tutto sommato un lavoro soddisfacente, capace di trasmettere belle vibrazioni e una grande voglia di viaggiare. Di questi tempi, non è poco.
pubblicato su SupergaCinema
Al cinema non se l'è filato nessuno.Incassi miseri.
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meritava maggior fortuna, ma senza esagerare
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