Al cinema di oggi manca qualcosa. Purezza? Leggerezza? Idee? Sono stufo di sedermi in sala e vedere immagini che scorrono: non ci sono più storie stimolanti, sono sempre molto rare quelle emozionanti, sebbene nell’ultimo mese abbia anche visto qualche buon film. Sono preoccupato, tutti questi filmacci che girano tra i cartelloni sugli autobus e i trailer in tv finiranno col farmi disamorare del cinema. Speriamo di no.
Gli Amori Folli (2009): Dimentichiamoci il nome dell’autore per un momento (cioè Resnais, quasi 90 anni per lui): quel che resta è un film spiazzante, un delirio scritto con leggerezza. Alcune frasi sono magiche, ma poi tutto scade come se non si avesse avuta idea di come farlo finire. Mi ha confuso e alla fine ho scelto di dimenticarlo, con tutto il rispetto per il maestro…
Lo Strano Vizio della Signora Wardh (1971): A parte il titolo fuorviante il film di Sergio Martino è un noir colmo di scene interessanti, uno di quei bei film imperfetti che si facevano in Italia negli anni 70, sicuramente preferibili a gran parte di ciò che si gira da noi in questi anni. Edwige Fenech è probabilmente una delle donne più belle della storia del cinema, e il serial killer con il rasoio ha sempre un certo fascino (cinematograficamente parlando, è chiaro). Bel tentativo: tutta la mia stima per Sergio Martino, qualcuno che si è sempre messo in gioco provando generi differenti, talvolta riuscendo, talvolta no. Ma solo chi non calcia i rigori non li sbaglia mai…
La Fisica dell’Acqua (2010): Come reagire di fronte ad un film così? Essere contenti perché in Italia si è provato a fare un film un po’ più particolare (e come ho detto poco fa, bisogna provare!), o sentirsi sconfortati perché il tentativo è andato non proprio alla grande? La verità è nel mezzo: il film non è proprio riuscito al massimo ma per fortuna che qualcuno c’ha provato. Brava Paola Cortellesi, un po’ meno Amendola. Le faremo sapere, avanti il prossimo…


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