L’ironia del gruppo fa pensare a “Ocean’s Eleven”, l’odio profondo per i nazisti richiama qualcosa di “Indiana Jones” e in alcuni tratti fa pensare a “Bastardi senza gloria”. La squadra capitanata e diretta da George Clooney affronta in realtà una storia realmente accaduta, quella di un gruppo di storici che si sono lanciati nell’impresa di salvare le opere d’arte dalla furia distruttrice di un Hitler vicino alla sconfitta. Il film di George Clooney non è ambizioso o intenso come “Good Night & Good Luck” e “Le idi di marzo”, tende piuttosto a prendersi poco sul serio, ad affrontare l’avventura con leggerezza, seppur inserendosi in un contesto decisamente drammatico. Non si potrebbe ottenere un risultato diverso, quando inserisci nella Seconda Guerra Mondiale i volti di Bill Murray, John Goodman e Bob Balaban, e soprattutto quando Matt Damon, Jean Dujardin e lo stesso Clooney tirano fuori il loro lato più brillante.
Un gruppo di sette uomini scelti (critici ed esperti d’arte, curatori di musei, architetti, restauratori) viene mandato da Roosevelt nella Germania nazista con l’obiettivo di rintracciare le opere d’arte trafugate da Hitler per poterle restituire ai legittimi proprietari. Soldati per caso, i “monuments men” dovranno combattere anche contro il tempo: la caduta del Reich è vicina, e Hitler ha dato disposizione di distruggere tutte le opere d’arte in suo possesso.
Brillante, ma dal retrogusto epico, il film di Clooney a tratti potrebbe anche apparire didascalico, ma di questi tempi in cui la cultura sembra diventata uno spreco, un simile elogio alla storia dell’arte è un messaggio di cui sentiamo sempre più bisogno, anche perché, come afferma il protagonista: “puoi sterminare un’intera generazione, bruciare le loro case, e troveranno una via di ritorno, ma se distruggi la loro storia, la loro cultura, è come se non fossero mai esistiti”. Divertente senza mai essere forzato, riflessivo e a tratti drammatico, senza però scadere mai nel patetico, “Monuments men” rappresenta il grande ritorno di Hollywood all’avventura e alla guerra, raccontate in maniera brillante ma al tempo stesso interessante. Bravo Clooney.
