Una Vita da Cinefilo Magazine – Numero 16

UVDC Magazine 016

Pag. 3 – Editoriale
Aprile non è solo il mese della cioccolata, ma anche quello di buonissimi film in arrivo. Su tutti in questo numero parliamo di “Wild” di Jean-Marc Vallée, scritto da Nick Hornby e interpretato da Reese Witherspoon, alla quale dedichiamo la nostra copertina. In questo numero troverete anche un’altra attesissima anteprima, quella del documentario su Kurt Cobain, la recensione di un film ancora inedito in Italia, dedicato alla storia vera di quattro fotografi in Sudafrica e un pezzo un po’ provocatorio sulla grande delusione del mese scorso, il film di Michael Mann. Buona lettura!

Pag. 5 – Anteprime
Wild: “Se il tuo coraggio ti è negato, va’ oltre il tuo coraggio”, diceva Emily Dickinson: oltre il coraggio c’è la scoperta di ciò che ancora non sappiamo, delle prove che la vita ci deve ancora mettere sulla strada, fino alla consapevolezza che la strada più difficile da percorrere è proprio vivere: l’importante è avere un buon paio di scarpe… (vai alla pagina)

Cobain: Montage of Heck: Brett Morgen apre i diari e i quaderni di Kurt Cobain, trova i video della sua infanzia, della sua adolescenza, della sua consacrazione, ci permette di sbirciare nella testa di uno di quei personaggi che hanno segnato la storia del rock (vai alla pagina)

The Bang Bang Club: Il Bang Bang Club è il nome dato dai media ad un gruppo di quattro fotografi impegnati in Sudafrica nel 1994: Greg Marinovich, Kevin Carter, Ken Oosterbroek e Joao Silva. Tutti sudafricani (chi per nascita, chi per residenza), i quattro reporter si sono catapultati al centro degli scontri e delle sparatorie che stavano devastando il loro Paese, documentando con la macchina fotografica gli orrori e i massacri della guerra civile (vai alla pagina)

Pag. 8 – Recensioni
Blackhat: Michael Mann non fa più un film veramente bello dai tempi di “Collateral”, e sono passati ormai dieci anni. Se l’introduzione del film può sembrare decisamente accattivante, così come la regia di Mann, la grande pecca di questo film è una sceneggiatura che sembra impostata con il pilota automatico (vai alla pagina)

Pag. 10 – Da recuperare
A Girl walks home alone at night: L’opera prima di Ana Lily Amirpour è una sorta di western urbano in lingua persiana: inquietante fotografia in bianco e nero, una ragazza-vampiro in skateboard, atmosfera da comics, colonna sonora magnifica e quella leggerezza indie capace di rendere questi 100 minuti semplicemente irresistibili (vai alla pagina)

American Life: Un viaggio per cercare e scoprire se stessi e ciò che si vuole, un viaggio per capire il sentimento speciale che lega Burt e Verona. “Away we go”, dice il titolo originale, ben più calzante, ed è proprio qui che vagano i due: “lontano”, alla ricerca di nuove radici che inevitabilmente, nel gioco ciclico della vita, torneranno da un passato sepolto e infine ritrovato. Tanta ironia, dolci risate, ed un retrogusto dolce e delicato (vai alla pagina)

Pag. 12 – Diario cinematografico
Per tutti i nerd del cinema c’è un sito che permette di creare un vero e proprio diario cinematografico, un listone con tutti i film visti giorno per giorno, con data, voto e la possibilità di inserire anche due righe a proposito. Qui c’è la nostra lista di marzo, qual’è la vostra? (vai alla pagina)

Pag. 14 – CineTweet
Una selezione dei nostri tweet cinematografici più interessanti del mese scorso (vai alla pagina)

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