Nella scena d’apertura (già vista nel trailer, quindi non stiamo spoilerando nulla) c’è Justin Bieber inseguito e poi ucciso da due motociclisti: prima di morire però riesce a condividere un selfie su Instagram. L’incipit sembra geniale, ma purtroppo resterà una delle poche scene davvero riuscite di tutto il film (l’altra è una comparsa veramente d’eccezione nella scena finale, che ovviamente non riveleremo). Se il primo film era riuscito a far sbellicare dalle risate anche il cinefilo più esigente, questo capitolo secondo è apparso totalmente privo di idee e, quel che peggio, superficiale. Superficiale nella scrittura, superficiale nella messa in scena, come se avessero preso a caso delle mezze idee e le abbiano messe insieme per farne un film.
Dopo la morte di sua moglie Matilda, indirettamente causata da una sua negligenza, Derek Zoolander perde l’affidamento di suo figlio e si ritira dalle passerelle per dedicarsi ad una vita da eremita. Dopo tanti anni una nuova proposta di lavoro da Roma lo convince però a tornare sotto i riflettori per poter così riprendersi suo figlio. Hansel, in fuga dalle responsabilità di molteplici paternità, lo raggiunge nella Città Eterna per aiutarlo nell’impresa. Ma dietro questa nuova sfilata c’è un nuovo complotto da sventare, grazie anche all’aiuto di una bellissima ex-modella di costumi da bagno.
Se Ben Stiller pensava che bastasse mettere se stesso e Owen Wilson davanti la macchina da presa per realizzare un film divertente avrà capito di essersi sbagliato. Ogni tanto si ride, questo è innegabile, ma chi ha amato e imparato a memoria le battute del primo film non potrà uscire dalla sala sentendosi davvero soddisfatto. Se le parti più divertenti della pellicola sono le varie comparse di vip del mondo dello spettacolo nel ruolo di se stessi, allora c’è senza dubbio qualcosa che non va. Roma, lei sì che è bellissima, stavolta non basta. Dispiace dirlo, ma che delusione.