Le vacanze. Che parola misteriosa. Avevo dimenticato cosa significasse avere tutto questo tempo libero, è una cosa davvero sorprendente avere tutte queste ore a disposizione. Vi scrivo dalla mia residenza estiva, per la prima volta dotata anche del più grande miracolo dell’era moderna: il wifi. Per questo motivo, non potendo vivere di solo mare, di gelati e panzerotti, avendo a disposizione tante ore da riempire (per un solo mese all’anno, concedetemelo!), sto guardando davvero una caterva di film. Cinema e tempo libero, la coppia più bella del mondo.
Zabriskie Point (1970): Michelangelo Antonioni non è quel che si dice il mio regista preferito, ma dovendo riempire 6 ore di treno tra Roma e Monopoli, avere un pc a disposizione e qualche film è sempre una buona cosa. Alcune scene sono molto interessanti e, al di là delle scene di sesso collettivo che mi hanno costretto a girare lo schermo del pc verso il finestrino (per evitare gli sguardi sorpresi degli altri passeggeri), il film è scivolato via senza grandi patemi. Non è male, ma l’ho trovato un po’ superficiale in quanto a ribellioni e rivoluzioni.
Swingers (1996): Alla fine degli anni 90 avevo l’ormai mitico decoder per vedere TelePiù, la prima tv a pagamento mai esistita in Italia. Visto che ogni mese programmavano più volte lo stesso film, vidi questo “Swingers” qualcosa come tre o quattro volte in trenta giorni. Non lo vedevo da allora, ricordavo soltanto che mi era piaciuto tanto e mi ero divertito. C’è un Vince Vaughn giovanissimo e, nel rivederlo oggi, ho trovato il film all’altezza dei miei ricordi (inoltre ho capito molte più cose…). Su Netflix, una commedia indie piuttosto godibile. Consigliato.
7 Minuti dopo la mezzanotte (2016): Il talentuoso Bayona alla regia è sempre una garanzia di qualità, infatti il suo ultimo lavoro, un fantasy con un buon cast (Felicity Jones, Sigourney Weaver e la voce di Liam Neeson), è una bella storia di formazione, forse un po’ troppo ricattatoria nel finale, ma comunque un bel film, che lascia svolazzare qualche momento di emozione.
Adventureland (2009): Il cinema indipendente è ormai la più grande industria di commedie romantiche, basta seguire per ben benino le regole: qualche buon attore, un po’ di sfighe varie, tanta ironia stramba e una colonna sonora con i controcazzi (scusate il termine). Il film, nonostante qualche cliché di troppo, conferma tutto ciò che di buono si può dire su questo filone. Ideale per una serata tranquilla, senza pretese di grande cinema.
Gli Intoccabili (1987): Uno dei miei film della vita. Mamma mia da quanto tempo non lo rivedevo! In questi giorni al mare mi sto leggendo la storia degli Intoccabili raccontata dal loro leader Eliot Ness. Neanche sono a metà libro che mi sono talmente fomentato da dover sentire il bisogno di rivedere il capolavoro di Brian De Palma. Un film che non invecchia mai, e che regia pazzesca!
Pomodori verdi fritti alla fermata del treno (1991): Quando ero bambino mia madre era fissata con questo film, che vedeva spesso in VHS, motivo per cui io mi convinsi che doveva trattarsi di una boiata pazzesca. Errore mio! Recuperato ora, sotto la pressione della mia dolce metà (si tratta anche di uno dei suoi film preferiti, la cosa dovrebbe farmi riflettere), ho finalmente scoperto un film davvero molto bello, appassionante, con grandi interpretazioni e una splendida sceneggiatura. A proposito: sono io che la vedo ovunque, oppure l’attrice che fa Ruth è praticamente identica a Adele Exarchopoulos?
“Pomodori verdi fritti alla fermata del treno” devo vederlo pure io……sicuramente entro luglio agosto lo vedrò.
Ciao!
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