
Come avevamo già annunciato la settimana scorsa, è partito il progetto fotografico “Film People”, che unisce le persone ritratte al titolo del loro film preferito. Una Vita da Cinefilo è media partner del progetto e vi terrà aggiornati sulle novità principali riguardante la serie del fotografo romano Alessio Trerotoli. Ecco le prime 15 immagini e vi ricordo che se vivete a Roma e volete partecipare, potete iscrivervi qui: Film People.

“Ricordo di averlo visto quando ero adolescente in una videocassetta in cui le bande del 16:9 erano blu invece che nere. L’ultima volta che l’ho visto è stata invece al cinema, pochi anni fa, ero con una ragazza che poi non avrei mai più rivisto”

“Al di là della bellissima storia d’amore, dove l’amore resta anche se la vita può allontanare, amo la protagonista: una donna integra, che non rinuncia mai a se stessa”

“È una storia autobiografica che racconta le ossessioni, le ansie, le paure e le gioie di un tifoso malato di calcio, di come tutto ciò si relaziona con la vita e con le altre persone “normali”, prima di tutte la propria fidanzata. Potrei averlo scritto io”

”Da adolescente ho guardato questo film molte volte, ho imparato le canzoni e non smettevo mai di cantarle. Mi piaceva molto cantare, inoltre amavo questa storia tormentata e appassionante”

”Secondo me è un film “alto”, a livello di concetti e sentimenti a me cari. Ti mette davanti al tuo mondo e al mondo in generale. Quando ero piccolo non riuscivo a identificarmi in nessuno dei protagonisti perché vedevo qualcosa di me in ognuno di loro e ancora oggi è così”

“Mi è sempre piaciuto, mi piace proprio tanto: secondo me è scritto benissimo ed è la rappresentazione della storia d’Italia, è un affresco, un tableaux vivant fantastico”

“La storia, l’epicità del racconto, è davvero incredibile, una sorta di versione moderna di Moby Dick”

“Me l’ha fatto scoprire il mio professore di letteratura delle superiori: parlando con lui di Herzog ho cominciato a valutare l’ipotesi di studiare cinema, anche perché volevo fare biologia”

“È il primo film che mi ricordo, il primo film di cui ricordo la visione in quanto film: ero con mia nonna, era estate”

“L’ho visto a 16 anni e non ho capito niente, ho capito solo che era bellissimo. Ti piace, è meraviglioso e capisci che lo vuoi anche studiare”

“Un film sui limiti, sulla sopravvivenza, inoltre l’ho visto insieme a mio padre quando ero piccola e ci sono affezionata”

“È un film sul riscatto, sulla forza d’animo delle persone che vogliono cambiare la loro vita in meglio”

“Come fai a spiegare un amore così profondo? È uno di quei film che rappresentano tutto ciò in cui credo, quello che penso che dovrebbe essere il cinema: spettacolare, sorprendente, intimo, profondo”

“Era il mio film preferito ancor prima che studiassi cinema, quello che ho rivisto più spesso in vita mia, di cui conosco più battute a memoria”

“Amo il Blues, le vecchie automobili, gli anni 50, il sapore del bourbon che sento ogni volta che vedo il film”
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