
Nel buio di una notte senza luna la voce di Joaquin Phoenix sferza l’oscurità. Subito dopo la scena è squarciata dal bagliore aggressivo del fuoco degli spari. Bastano pochi secondi a Jacques Audiard per introdurci i protagonisti della storia, i due fratelli Sisters del titolo, uno violento e impulsivo, l’altro riflessivo e sognatore, ma entrambi piuttosto pericolosi. La miniera d’oro del cinema western trova linfa vitale in questa nuova pellicola, la prima in lingua inglese per Audiard, vincitore del Leone d’argento per la migliore regia alla Mostra di Venezia dello scorso anno.
I fratelli Charles e Eli Sisters sono sulle tracce di un loro ex-complice, a sua volta sulle tracce di un chimico che sembra aver trovato la formula per trovare l’oro nelle acque californiane senza dover usare il setaccio, la pala o il piccone. Un’idea rivoluzionaria che fa gola a tanti, motivo per cui il cammino dei protagonisti sarà pieno di insidie, di pericoli e di uomini armati fino ai denti.
Ad essere interessante innanzitutto è un western, forse il genere cinematografico statunitense per eccellenza, visto dagli occhi di un europeo, cosa che già in precedenza aveva dato i suoi eccellenti frutti (Sergio Leone insegna). Da qui la trovata probabilmente più originale, ovvero l’assenza di un vero e proprio antagonista in tutta la pellicola, cosa che per un western è assai sorprendente: Audiard racconta la storia di alcuni uomini in cerca di qualcosa, chi di una vita tranquilla, chi di una quasi utopistica società civile e democratica, chi di chiudere i conti con il proprio rabbioso passato. La strada verso la redenzione tuttavia, sarà lunga e dolorosa.
