
Appena rientrato da una settimana a Chicago e, come promesso, eccovi il capitolo sui film visti in aereo (e non solo) durante questa trasferta. Si è trattato di un viaggio molto cinefilo visto che la gran parte delle mie sortite fotografiche quotidiane si è basata sulle location cinematografiche di alcuni dei miei film del cuore: da “Gli intoccabili” a “Alta Fedeltà”, fino ai “Blues Brothers”. Appena sistemo le foto scrivo magari un bel pezzo sulla Chicago cinematografica che ho attraversato, riconosciuto e a tratti amato nei giorni scorsi. Ma ora è il momento di allacciare le cinture, spegnere i dispositivi elettronici e leggere dei film visti in aereo…
Alta Fedeltà (2000): A Chicago sono legati alcuni dei film che più amo in assoluto. Quando ho trovato sul catalogo dell’aereo il film di Stephen Frears non ci ho pensato due volte a volerlo rivedere ancora una volta (lo so a memoria e il libro, che è il mio preferito in assoluto, l’ho letto 4 o 5 volte negli ultimi venti anni). Il film è sempre bellissimo, completo, dolce e divertente, e nei giorni successivi è stato stupendo ritrovare le location delle varie scene. Ne riparleremo.
The Mule (2018): Avevo perso questo nuovo film di Clint Eastwood, che finalmente torna a fare cinema di buon livello, con una storia perfetta per le sue caratteristiche di attore. Mi sono proprio divertito, Clint è il solito vegliardo con tendenze repubblicane e un buon cuore, dall’altra parte Bradley Cooper è un’ottima nemesi. Bello.
Vox Lux (2018): Curiosissimo di vedere questo nuovo film con Natalie Portman ma sono rimasto allibito per quanto è brutto. Una ragazzina molto dolce, scampata ad un attentato, diventa una pop star famosissima e dopo qualche anno si trasforma in Natalie Portman, diventando una stronza. Natalie strepitosa in un ruolo a dir poco strano per lei, ma alle spalle della protagonista c’è il vuoto.
Armageddon (1998): Cult di Michael Bay che avevo visto al cinema a 17 anni. Nel 2011 l’avevo rivisto in spagnolo sullo schermo di un pullman tra Buenos Aires e Santiago del Chile e, curiosamente, l’ho ritrovato in questi giorni sulla tv americana proprio nelle due ore in cui ero tornato a riposarmi in albergo prima di cena. Per rilassarmi un po’ è stato perfetto (anche se è un film totalmente senza senso). Paese che vai, Armageddon che trovi. Vinciamo noi Grace!
The Front Runner (2018): Viaggio di ritorno in aereo, altre dieci ore da riempire, anche se in questo caso c’è anche da dormire un po’. Amo molto i film che raccontano il rapporto tra politica e giornalismo, ho trovato interessante questa storia (vera) in cui il gossip è entrato prepotentemente nella vita dei personaggi politici. Jason Reitman conosce il mestiere e il film, pur senza apici clamorosi, è piuttosto buono.
Una pazza giornata di vacanza (1986): In giro per Chicago avevo visto praticamente ovunque magliette con il faccione di Matthew Broderick e ho scoperto poi (ignoranza mia, lo ammetto) che si trattava di un cult anni 80 firmato dal solito John Hughes, di cui ormai sto recuperando quasi tutto. Ferris Bueller è un personaggio totalmente sopra le righe, protagonista di un film basato su un ragazzo che fa sega a scuola per andare a scorrazzare con gli amici nel centro di Chicago. Ho riso molto e forse ho pure svegliato la mia vicina di posto in aereo. Viva gli anni 80.
SERIE TV: In aereo c’erano anche, tra le altre cose, alcuni episodi di Game of Thrones (stagione 7) e di How I met your mother. Tuttavia non ho visto serie tv in questi giorni, sto solo aspettando di vedere le ultime tre puntate di Chernobyl, perché i primi due episodi sono stati davvero straordinari. Poi arriveranno Dark, Stranger Things e dovrò per forza di cose recuperare anche la seconda stagione di Big Little Lies: non ho tempo per fare tutto il niente che vorrei, che palle.

Viaggio di ritorno in aereo
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primi due episodi sono stati davvero straordinari.
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