Il 2010 è finalmente decollato, e parafrasando Philip Seymour Hoffman possiamo dire che ci sono anni che vanno, anni che vengono, e i politici non faranno mai nulla per rendere il mondo un posto migliore, ma ovunque nel mondo ragazzi e ragazze avranno sempre i loro sogni e tradurranno quei sogni in canzoni, in immagini, in film. Sono questi i miei auguri dopo la prima settimana del nuovo decennio: continuate a sognare, a meravigliarvi, a vivere. Diamoci dentro.

IL RICCIO (2009): Quante polemiche per questo delizioso film. Sì, va bene, il libro è migliore? E chi se ne importa! Trovo piuttosto triste stare a discutere sulle libertà che il film si è preso rispetto al riferimento letterario, invece di sottolineare la qualità di questa pellicola genuina, tenera e simpatica. Letteratura e cinema sono semplicemente chiavi differenti di quella grande serratura che è l’arte, a ognuno la sua porta però.

SOUL KITCHEN (2009): Quando arriva in sala un film tedesco vado sempre a vederlo, perché so che non mi deluderà. Non che sia un patito della cinematografia tedesca, ma nell’ultimo decennio penso di aver visto solo bei film provenire dalla buona vecchia Germania, e anche stavolta posso ritenermi più che soddisfatto. Al protagonista fanno capitare veramente di tutto, ma nel dramma del personaggio c’è sempre una nota d’ironia che rende il film una delle migliori cose che si trovano attualmente in sala.

AVATAR (2009): Mi aspettavo un bel film, ma così è troppo! Sono rimasto strabiliato, incantato, proprio io che solitamente resto indifferente (e a volte anche infastidito) di fronte all’imponenza degli effetti speciali, stavolta mi sono ritrovato invece totalmente catturato dal mondo creato da Cameron. “Pocahontas” incontra “Balla coi Lupi” in una frontiera non più sita nel nostro pianeta, ma nella mirabolante Pandora: una nuova pagina della storia del cinema.

pubblicato su Livecity