James Franco produce, dirige ed interpreta la storia sul film più brutto di sempre, la gestazione di quello che fu definito “Il Quarto Potere dei film brutti”, e lo fa mescolando dramma e commedia, rendendo la tragicomica storia di uno dei più famigerati outsider di Hollywood nella celebrazione di una passione vera, reale, soffocante, e al tempo stesso nel racconto di un’amicizia sincera.
San Francisco, 1998. Tommy Wiseau convince Greg, suo compagno al corso di recitazione, a trasferirsi a Los Angeles, il luogo dove un attore può davvero coronare il suo sogno, la città dove “le cose accadono”. Qui i due devono però fare i conti con le difficoltà legate alla mancanza di talento: Tommy, stanco di aspettare proposte, decide di scrivere, produrre, dirigere ed interpretare un suo film, “The Room”, coinvolgendo Greg nel tentativo di realizzare il loro sogno.
Senza entusiasmo non si è mai compiuto niente di grande, motivo per cui, nonostante si stia forse inseguendo il sogno sbagliato, ciò che conta è il percorso, non il traguardo: James Franco, forse alla sua migliore interpretazione di sempre, regala allo stralunato Tommy Wiseau tonnellate di genuina passione per il cinema, idee folli e una tenerezza fuori da ogni schema. Il film riesce proprio per questa sua caparbietà: non importa quanto sia difficile, l’importante è sbatterci la testa finché se ne ha la possibilità. Per la cronaca: il film “The Room”, che ha incassato meno di duemila dollari a fronte di una spesa di circa 6 milioni, nonostante il flop negli anni si è trasformato in un piccolo cult tra gli appassionati di b-movie a causa della sua comicità involontaria e delle inguardabili interpretazioni degli attori, rendendo Tommy Wiseau una delle figure più misteriose e al tempo stesse audaci del panorama indipendente americano. “The Disaster Artist” è un film assurdo, difficile da definire, ma a suo modo è affascinante: mai un fallimento è stato così epico e leggendario.
mai sentito nominare, ma ora mi invogli a vederlo
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Esce al cinema dopodomani, è una buona occasione. Ha ricevuto anche una nomination agli Oscar come migliore sceneggiatura non originale 🙂
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