
Arrivata sottovoce dal Belgio, l’ultima novità targata Netflix è un distopico dramma di fantascienza in cui alcuni passeggeri di un aereo notturno sono costretti a viaggiare costantemente verso ovest nel tentativo di sfuggire ai raggi del sole, che uccidono ogni organismo vivente che colpiscono. Ognuno dei sei episodi che compongono la prima stagione è incentrato su uno dei personaggi principali, in costante bilico tra i conflitti che inevitabilmente si creano all’interno del velivolo e la fuga da una morte certa.
Aeroporto di Bruxelles, tarda serata. Alcuni passeggeri e parte della crew salgono su un aereo diretto a Mosca, improvvisamente un soldato italiano fa irruzione nella cabina di pilotaggio e costringe il pilota ad una partenza improvvisa verso la direzione opposta al sorgere del sole. Il dirottamento riesce e l’aereo è ora in volo verso l’Islanda, dove potrà fermarsi a rifornirsi e dove (così si pensa), il dirottatore verrà prelevato dalle forze dell’ordine. Lo scenario però è ben diverso da ciò che si credeva: c’è qualcosa nel sole che sta uccidendo ogni forma di vita colpita dai suoi raggi. I passeggeri della BA Airlines dovranno così continuare a volare “into the night”, per sfuggire alla morte e al tempo stesso cercare di trovare una soluzione, una maniera per scendere dall’aereo e ripararsi dall’alba del loro ultimo giorno.
Con delle premesse del genere sarebbe piuttosto facile scadere nell’assurdo, nell’incredibile, eppure la serie in qualche modo riesce a reggere per tutte e 6 le puntate, pur avvicinandosi pericolosamente al limite dell’inverosimile. A dare linfa alla storia sono soprattutto i conflitti interni, lo scontro tra le personalità in cui ogni passeggero mostra una gamma di sfumature interessanti, dove nessun personaggio è completamente positivo o negativo ma porta nella vicenda, chi più chi meno, pace e caos. Una serie piena di adrenalina e colpi di scena, che guarda costantemente verso Ovest riportando in auge il mito della frontiera, quel west da inseguire ad ogni costo, purché si resti nelle tenebre.

Ha una trama interessante. Abbastanza folle ma non ridicola. Il resto poi dipende dallo sviluppo. Mi ha interessato.
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Secondo me questa prima stagione regge abbastanza bene, è corta e seppur con qualche difetto, ha il suo perché. Già soltanto il fatto di essere una produzione belga e non statunitense la rende meno “cazzona” di quel che ci si aspetti.
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Il fatto che sia completamente ambientato sull’aereo mi incuriosisce molto.
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Non interamente perché in ogni episodio fanno sosta rifornimento da qualche parte, ma comunque buona parte 🙂
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Ah ecco… va beh, lo metto in lista.
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