Il 2021 ovviamente non è ancora terminato, l’anno in corso ha ancora qualche cartuccia importante da sparare (“The French Dispatch” di Wes Anderson oppure “House of Gucci” di Ridley Scott, tanto per citarne un paio), tuttavia gli occhi dei cinefili sono già puntati al 2022, l’anno in cui tornerà il grande cinema dopo i disagi e i ritardi dovuti alla pandemia e ai vari lockdown. Da Scorsese a Linklater, da Baumbach a Fincher, passando per Chazelle, Eggers, Cronenberg, Inarritu, Aronofsky, i Dardenne e ovviamente Malick, tra gli altri. Sarà un anno di grandi titoli, grandi registi, grandi Festival. Andiamo dunque a dare un’occhiata ai tantissimi titoli che vedremo nell’anno che verrà.

Killers of the Flower Moon (Martin Scorsese): L’attesissimo ritorno di Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio. Nel 1920 una tribù di indiani viene massacrata, per risolvere il caso interviene l’FBI che dovrà risolvere il primo grande caso della sua storia. Nel cast anche Robert De Niro. Una curiosità: il produttore è Dan Friedkin, presidente della Roma.
The Killer (David Fincher): Fincher e Fassbender insieme in un thriller incentrato su un letale assassino che, dopo l’ennesimo omicidio, comincia a provare un profondo senso di colpa. Il film è scritto da Andrew Kevin, che già aveva collaborato con Fincher in film cult come “Seven” e “Fight Club”. È prodotto da Netflix.
The Northman (Robert Eggers): Dopo “The Witch” e soprattutto “The Lighthouse” si è creata una notevole aspettativa nei confronti del prossimo film di Robert Eggers. La storia è su un principe vichingo determinato a vendicare l’omicidio del padre. Nel cast Alexander Skarsgard, Anya Taylor-Joy, Nicole Kidman, Ethan Hawke, Willem Dafoe e Bjork.
Babylon (Damien Chazelle): Brad Pitt e Margot Robbie nel nuovo film di Chazelle, che racconterà il passaggio dal cinema muto al sonoro nella Hollywood degli anni 20. L’uscita è prevista per dicembre 2022, quindi ci sarà comunque da aspettare un bel po’.
Armageddon Time (James Gray): Robert De Niro, Oscar Isaac, Cate Blanchett, Anthony Hopkins. Sono solo alcuni nomi del notevole cast del nuovo film di James Gray, un coming of age ambientato negli Stati Uniti pre-reaganiani, ispirato all’adolescenza dello stesso regista.
Asteroid City (Wes Anderson): A pochi giorni dall’uscita italiana di “The French Dispatch”, possiamo già guardare al film successivo del regista statunitense, una commedia romantica ambientata in Spagna (anche se inizialmente avrebbe dovuto svolgersi a Roma). Si parla del più grande cast mai visto in un film di Wes Anderson (e di cast importanti nei suoi film ne abbiamo visti a bizzeffe).
Disappointment Blvd (Ari Aster): Il regista dell’ottimo “Hereditary” e del sopravvalutato “Midsommar” realizzerà il ritratto intimo di uno degli imprenditori di maggior successo di tutti i tempi. Il ruolo del protagonista, ancora ignoto, è stato affidato a Joaquin Phoenix, per quella che secondo il regista sarà una commedia da incubo. La sceneggiatura è firmata dal regista e dal premio Pulitzer Michael R. Jackson.
Poor Things (Yorgos Lanthimos): Il regista greco torna a dirigere Emma Stone dopo “La Favorita” in un film in costume ambientato nella Glasgow tardo-vittoriana. Nel cast anche Mark Ruffalo e Willem Dafoe.
The Fabelmans (Steven Spielberg): Stiamo ancora aspettando il remake di West Side Story, ma c’è già un altro film di Spielberg che si appresta ad arrivare in sala il prossimo anno. Si tratta di una storia autobiografica basata appunto sull’adolescenza del regista americano. I genitori dell’alter ego del giovane Steven saranno interpretati da Michelle Williams e Paul Dano. C’è odore di grande film.
White Noise (Noah Baumbach): Dal romanzo omonimo di Don DeLillo, il nuovo film di Baumbach racconta del professore universitario Adam Driver e di sua moglie Greta Gerwig alle prese con un’emergenza chimica nella loro cittadina che porta la famiglia a riflettere intensamente sul tema della mortalità. Onestamente il romanzo non mi è piaciuto moltissimo, curioso di vedere cosa farà Baumbach con quel materiale. Uscirà su Netflix.
Crimes of the Future (David Cronenberg): Ritorno alle origini per Cronenberg, che dopo oltre vent’anni dirige un film scritto da lui stesso. Il film si svolge in un futuro non troppo distante, La storia si svolge in un futuro non troppo lontano, in cui l’evoluzione conduce gli esseri umani verso una sorta di metaformosi, alterando il corredo biologico della specie. Mentre alcuni accolgono il cambiamento, altri tentano di fermarlo. Onestamente ho capito ben poco della trama, ma già non vedo l’ora di vedere il film. Nel cast Viggo Mortensen, Lea Seydoux e Kristen Stewart.
Bardo (Alejandro Gonzalez Inarritu): Commedia nostalgica firmata da Inarritu, racconta la storia di un giornalista al ritorno nel suo paese d’origine in un momento cruciale della sua vita, in cui dovrà fare i conti con i ricordi, con le relazioni e con se stesso.
The Whale (Darren Aronofsky): Ispirato ad una piece teatrale di Off-Broadway di enorme successo, Aronofsky racconta la storia di un uomo di 300 chili che cerca di ricucire il rapporto con la figlia diciassettenne. Il protagonista sarà Brendan Fraser.
Decision to leave (Park Chan-Wook): Poliziesco sudcoreano diretto da Park Chan-Wook. Non ho bisogno di sapere altro per vederlo! La storia è incentrata su un detective che si innamora di una vedova dopo che è diventata la principale sospettata della sua ultima indagine.
Kitbag (Ridley Scott): Un film sulla vita di Napoleone Bonaparte, interpretato da Joaquin Phoenix. Sembrerebbe imperdibile.
Don’t Worry Darling (Olivia Wilde): Grande curiosità per il secondo film di Olivia Wilde, dopo il suo ottimo esordio dietro la macchina da presa (“Booksmart”). Negli anni 50 una giovane casalinga che vive in una comunità utopistica nel deserto della California scopre che la sua vita non è idilliaca come crede. Potrebbe essere una delle sorprese dell’anno.
Elvis (Baz Luhrmann): Un biopic sulla vita di Elvis Presley già di per sé mi sembra una notizia interessante, un biopic sulla vita di Elvis Presley diretto da Baz Luhrmann è invece una notizia notevole. Mi aspetto molto, spero di non essere deluso.
The Bubble (Judd Apatow): Ho un debole per tutto ciò che fa Judd Apatow e sono molto curioso di vedere il suo prossimo film, prodotto da Netflix. Si tratta di una commedia incentrata su un gruppo di attori e attrici isolati in un hotel durante la pandemia. Nonostante il lockdown al quale sono inevitabilmente costretti, cercano di completare le riprese di un film.
Tori et Lokita (Jean Pierre & Luc Dardenne): Il ritorno dei Dardenne, presumibilmente al prossimo Festival di Cannes, racconta la storia di un’amicizia tra due giovani che si ritrovano esiliati in Belgio dopo un lungo viaggio in Africa. Un nuovo film dei Dardenne è sempre una buona notizia.
Apollo 10 1/2 (Richard Linklater): Se seguite un minimo questo blog saprete già che per me Linklater è nell’Olimpo dei miei registi preferiti di sempre. Il film, prodotto e distribuito da Netflix, è un’avventura spaziale ambientata sullo sfondo della missione Apollo del 1969 e trae ispirazione dall’infanzia dello stesso Richard Linklater. Il film combina live action con animazione computerizzata e disegnata a mano.
The Way of the Wind (Terrence Malick): Dulcis in fundo il nuovo film del più grande di tutti (o giù di lì), Terrence Malick alle prese con alcuni episodi della vita di Cristo. Sarà un bel compromesso per un ateo che adora il cinema del regista texano, sono sicuro che tirerà fuori qualcosa di incredibile.

Da leccarsi i baffi! Da dove iniziare? Il cast ancora più ricco di Wes Anderson (ma come?)? Il vichingo di Skarsgard? Il nuovo di Park Chan-Wook, qualunque cosa sia? Il riscatto di Chazelle dopo quella buffonata di La La Land? Brendan “The Whale” Fraser? Insomma, piatto ricco! Grazie delle anticipazioni!
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Io personalmente aspetto ovviamente Scorsese, mi incuriosisce Baumbach e come sempre non vedo l’ora di Linklater. Ma anche gli altri, sembrano tutti da vedere!
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