Recensione “I Tre Moschettieri: D’Artagnan” (“Les Trois Mousquetaires: D’Artagnan”, 2023)

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Quando ero bambino il cartone animato D’Artagnan e i Moschettieri del Re mi teneva incollato allo schermo tutti i pomeriggi. Poi da adolescente ho letto il romanzo di Alexandre Dumas, che probabilmente è la cosa più coinvolgente e appassionante che abbia mai avuto tra le mani in tutta la mia vita. Ho sempre faticato però a trovare una versione cinematografica che mi facesse battere il cuore (anzi, sono anni che penso che quel meraviglioso materiale sarebbe ideale per una splendida serie tv, io che poi le serie non le amo neanche troppo): il primo a provarci fu nientepopodimeno che George Melies, nel 1903. Da là in poi, per oltre un secolo quindi, ogni angolo del mondo ha provato a portare sullo schermo il capolavoro di Dumas padre, con risultati non sempre apprezzabili, per usare un eufemismo. Questa volta l’ennesimo adattamento de I Tre Moschettieri torna a giocare in casa, in Francia, grazie all’ambizioso dittico firmato da Martin Bourboulon e, al netto di qualche licenza narrativa che potrebbe lasciare interdetti i fan più accaniti, i risultati si possono definire piuttosto soddisfacenti.

Questa Parte I si sofferma sulla prima metà del romanzo, quindi con l’arrivo a Parigi del giovane guascone D’Artagnan, l’incontro con i celebri tre moschettieri Athos, Porthos e Aramis e le varie vicissitudini che accadono tra la Francia e l’Inghilterra, oltre ovviamente agli intrighi orditi dal cardinale Richelieu alle spalle di Re Luigi e la Regina Anna. Al di là del clamoroso budget a disposizione di Bourboulon, a rendere questa versione degna di essere goduta è senza dubbio un cast dai nomi altisonanti e pressoché perfetto nella distribuzione dei ruoli: D’Artagnan è François Civil, che sta mantenendo sempre più le belle parole che si dicevano su di lui sin dai tempi di Bus Palladium, poi Vincent Cassel, Romain Duris, Pio Marmai, Eva Green (il ruolo di Milady sembra sia stato scritto per lei), Vicky Krieps e un perfetto Louis Garrel nei panni di Re Luigi XIII.

Il film funziona, è appassionante (ma non troppo), ironico (ma non troppo), romantico (ma non troppo), avventuroso (ma non troppo). Non spinge mai troppo insomma, ma per fortuna neanche cerca di esagerare e, al di là di qualche trovata narrativa inaspettata, che però si adatta bene alla storia, si prende pochi rischi, portando a casa un risultato senza dubbio positivo. Il giudizio sarebbe potuto essere addirittura più entusiastico se chi scrive non conoscesse a menadito il romanzo di riferimento (quanto avrei voluto godermi la sequenza della collana di diamanti senza già sapere ciò che sarebbe avvenuto, anche se pure là è stata effettuata qualche lieve variazione): la chimica tra i personaggi però è il punto di forza di un kolossal francese che si candida come perfetto blockbuster per spettatori in cerca di intrattenimento epico di qualità. Tutti per uno, uno per tutti: aspettiamo la seconda parte con grande curiosità.

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5 commenti Aggiungi il tuo

  1. Madame Verdurin ha detto:

    Mi hai molto incuriosito! Io non ho mai letto il romanzo ma da piccola mi sono innamorata del film con Gene Kelly (e la mia amata Angela Lansbury nei panni della regina di Francia), che penso ancora sia il migliore tra gli adattamenti che ho visto. Sono però anche molto affezionata al film Disney (con Charlie Sheen e Tim Curry), lo trovo molto divertente. Non sapevo di questa nuova versione, grazie!

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    1. AlessioT ha detto:

      Quello con Gene Kelly è sempre bellissimo, ma secondo me non è invecchiato benissimo (resta comunque uno splendido adattamento), quello con Charlie Sheen e Tim Curry non l’ho visto invece (ma sembra divertente!). Questa versione è quella con il budget più alto ed è veramente epica, ben fatta, mi sono divertito

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  2. Madame Verdurin ha detto:

    Il film con Charlie Sheen lo trovi sicuramente su Disney Plus, secondo me, restando una commedia per famiglie con un pochino di azione, non è affatto male, ha un cast carinissimo e anche solo per vedere Tim Curry nei panni del Cardinale Richelieu vale la visione!

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  3. Sam Simon ha detto:

    Interessante che la Francia produca un kolossal, o una serie di kolossal, sui moschettieri… Una bella scommessa pet i produttori, e a quanto ne scrivi c’è pure della qualità!

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    1. AlessioT ha detto:

      Sì, ottimo prodotto, sicuramente di massa, molto pop, ma ben fatto. Aspetto molto la seconda parte per poter dare un giudizio più solido

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